UCIPEM Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali
In questa pagina del sito abbiamo pensato di raccogliere le poesie che voi ci inviate.
E se le poesie sono i fiori dell’anima, esse sono preziose per ognuno di noi.
Lodi mattutine
Prima di scendere a bottega
nella babele della piazza e delle zuffe
voglio distendermi nel lavacro del silenzio
dei miei argini
ondulati e verdeggianti,
prima di scendere in trincea
a rammendare stracci bianchi maciullati
voglio sventolare nella pace
di quest’aria che sa di fieno e pioppi
e del fruscio immobile del falco,
prima di scendere giù in fondo
dove il buio è pietra
e trema la fiammella sulla fronte
voglio rubare il respiro al grande fiume,
perché alla foce spinga forte
la sabbia grigia,
prima di impastare la mia malta
per rabberciare muri feriti,
voglio contemplare i campanili scrostati e solitari
che nel giallo della piana
cantano le lodi mattutine
ai covoni e ai filari
delle viti millenarie.voglio distendermi nel lavacro del silenzio
dei miei argini
ondulati e verdeggianti,
prima di scendere in trincea
a rammendare stracci bianchi maciullati
voglio sventolare nella pace
di quest’aria che sa di fieno e pioppi
e del fruscio immobile del falco,
prima di scendere giù in fondo
dove il buio è pietra
e trema la fiammella sulla fronte
voglio rubare il respiro al grande fiume
perché alla foce spinga forte
la sabbia grigia,
prima di impastare la mia malta
per rabberciare muri feriti,
voglio contemplare i campanili scrostati e solitari
che nel giallo della piana
cantano le lodi mattutine
ai covoni e ai filari
delle viti millenarie.
voglio distendermi nel lavacro del silenzio
dei miei argini
ondulati e verdeggianti,
prima di scendere in trincea
a rammendare stracci bianchi maciullati
voglio sventolare nella pace
di quest’aria che sa di fieno e pioppi
e del fruscio immobile del falco,
prima di scendere giù in fondo
dove il buio è pietra
e trema la fiammella sulla fronte
voglio rubare il respiro al grande fiume
perché alla foce spinga forte
la sabbia grigia,
prima di impastare la mia malta
per rabberciare muri feriti,
voglio contemplare i campanili scrostati e solitari
che nel giallo della piana
cantano le lodi mattutine
ai covoni e ai filari
delle viti millenarie.
Paolo Breviglieri
Psicologo
Consultorio Suzzara (Mn)