UCIPEM Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali
Prepariamoci al travaglio di parto!
Consigli pratici per affrontarlo al meglio
Autrice: Alessandra Venegoni
Con questo articolo vorrei stilare una piccola guida pratica per le future mamme che si stanno avvicinando al tanto atteso, desiderato, ma altrettanto temuto travaglio. I momenti del travaglio e del parto spesso spaventano le donne in gravidanza più che per il dolore in sé, per il fatto di non conoscere cosa le aspetti, di non sapere cosa fare, come comportarsi e cosa accadrà. Sicuramente non possiamo rispondere a tutti questi loro enigmi (perché alcuni trovano risposta solo molto più in alto di noi), ma su alcuni possiamo fare chiarezza, perché conoscere è sicuramente un’ottima strada per raggiungere la meta più sereni.
Cosa indossare in travaglio?
La regola numero uno è che siano indumenti comodi, vestiti che facciano sentire bene, a proprio agio, che non stringano e che si possano sporcare. La temperatura corporea percepita durante il travaglio oscillerà in maniera estremamente variabile, ci saranno momenti in cui potrà essere necessario avere indumenti per coprirsi (felpa, calze) e momenti in cui non si vorrà avere nulla a contatto con la propria pelle. Anche chi accompagnerà ed affiancherà la donna durante il travaglio ed il parto dovrà indossare qualcosa di comodo, tenendo entrambi presente l’opportunità di trascorrere parte del travaglio sotto la doccia utilizzando l’acqua calda come analgesico (ciabatte per la doccia, cuffia per capelli).
Si può mangiare durante il travaglio?
Il travaglio può durare da qualche ora a diverse ore (anche 8 – 10) e travagliare, lo dice la parola stessa, è un percorso faticoso che necessita di energie, energie che vanno conservate mangiando. I cibi consigliati sono quelli in cui un buon apporto calorico è contenuto in piccoli quantitativi (frutta secca, miele, zucchero, cioccolato, caramelle). Anche in questo caso non dimentichiamoci di pensare all’accompagnatore!
Cosa portare per rendere più lieve la permanenza in sala parto?
Fondamentale è fare in modo di sentirsi il più possibile a proprio agio evitando il più possibile interferenze con il travaglio, tutto ciò che può scatenare il rilascio di adrenalina, l’ormone della paura, è per noi un acerrimo nemico durante il travaglio. Compatibilmente con le necessità degli addetti ai lavori e con le proprie preferenze, può essere piacevole abbassare le luci, ascoltare musica, usare incensi, oli essenziali, fare vocalizzazioni, visualizzazioni, cantare.
Come dicevamo prima, durante il travaglio sono frequenti le variazioni di temperatura: nel caso in cui avvertiate delle vampate può essere utile avere un ventaglio ed uno spruzzino con acqua potabile da vaporizzare per rinfrescarvi e bere. In sala parto vi verranno proposti ed offerti anche altri oggetti che potranno aiutarvi a diminuire la percezione del dolore, la palla da pilates ad esempio, lo sgabello olandese, impacchi fatti con pezze inumidite di acqua calda o fredda.
Trovate nella/e ostetrica/e che vi affiancherà durante il travaglio una grande alleata: spiegatele quello che vorreste succedesse (vedi piano da parto), provate con lei le varie alternative e se in un
momento una non la doveste gradire comunicatelo, troverete un’altra soluzione che in quel frangente vi appaghi di più.
Alessandra Venegoni
Ostetrica del Consultorio
Prepariamoci al travaglio!
Consigli pratici per affrontarlo al meglio
Con questo articolo vorrei stilare una piccola guida pratica per le future mamme che si stanno avvicinando al tanto atteso, desiderato, ma altrettanto temuto travaglio. I momenti del travaglio e del parto spesso spaventano le donne in gravidanza più che per il dolore in sé, per il fatto di non conoscere cosa le aspetti, di non sapere cosa fare, come comportarsi e cosa accadrà. Sicuramente non possiamo rispondere a tutti questi loro enigmi (perché alcuni trovano risposta solo molto più in alto di noi), ma su alcuni possiamo fare chiarezza, perché conoscere è sicuramente un’ottima strada per raggiungere la meta più sereni.
Cosa indossare in travaglio?
La regola numero uno è che siano indumenti comodi, vestiti che facciano sentire bene, a proprio agio, che non stringano e che si possano sporcare. La temperatura corporea percepita durante il travaglio oscillerà in maniera estremamente variabile, ci saranno momenti in cui potrà essere necessario avere indumenti per coprirsi (felpa, calze) e momenti in cui non si vorrà avere nulla a contatto con la propria pelle. Anche chi accompagnerà ed affiancherà la donna durante il travaglio ed il parto dovrà indossare qualcosa di comodo, tenendo entrambi presente l’opportunità di trascorrere parte del travaglio sotto la doccia utilizzando l’acqua calda come analgesico (ciabatte per la doccia, cuffia per capelli).
Si può mangiare durante il travaglio?
Il travaglio può durare da qualche ora a diverse ore (anche 8 – 10) e travagliare, lo dice la parola stessa, è un percorso faticoso che necessita di energie, energie che vanno conservate mangiando. I cibi consigliati sono quelli in cui un buon apporto calorico è contenuto in piccoli quantitativi (frutta secca, miele, zucchero, cioccolato, caramelle). Anche in questo caso non dimentichiamoci di pensare all’accompagnatore!
Cosa portare per rendere più lieve la permanenza in sala parto?
Fondamentale è fare in modo di sentirsi il più possibile a proprio agio evitando il più possibile interferenze con il travaglio, tutto ciò che può scatenare il rilascio di adrenalina, l’ormone della paura, è per noi un acerrimo nemico durante il travaglio. Compatibilmente con le necessità degli addetti ai lavori e con le proprie preferenze, può essere piacevole abbassare le luci, ascoltare musica, usare incensi, oli essenziali, fare vocalizzazioni, visualizzazioni, cantare.
Come dicevamo prima, durante il travaglio sono frequenti le variazioni di temperatura: nel caso in cui avvertiate delle vampate può essere utile avere un ventaglio ed uno spruzzino con acqua potabile da vaporizzare per rinfrescarvi e bere. In sala parto vi verranno proposti ed offerti anche altri oggetti che potranno aiutarvi a diminuire la percezione del dolore, la palla da pilates ad esempio, lo sgabello olandese, impacchi fatti con pezze inumidite di acqua calda o fredda.
Trovate nella/e ostetrica/e che vi affiancherà durante il travaglio una grande alleata: spiegatele quello che vorreste succedesse (vedi piano da parto), provate con lei le varie alternative e se in un
momento una non la doveste gradire comunicatelo, troverete un’altra soluzione che in quel frangente vi appaghi di più.
Alessandra Venegoni
Ostetrica del Consultorio