newsUCIPEM n. 629 – 25 dicembre 2016

newsUCIPEM n. 629 – 25 dicembre 2016

Unione Consultori Italiani Prematrimoniali E Matrimoniali

ucipem@istitutolacasa.it                                          www.ucipem.com

“Notiziario Ucipem” unica rivista ufficiale – registrata Tribunale Milano n. 116 del 25.2.1984

Supplemento on line. Direttore responsabile Maria Chiara Duranti. Direttore editoriale Giancarlo Marcone

Le “news” gratuite si propongono di riprendere dai media e inviare informazioni, di recente acquisizione, che siano d’interesse per gli operatori dei consultori familiari e quanti seguono nella società civile e nelle comunità ecclesiali le problematiche familiari e consultoriali.

Le news sono così strutturate:

  • Notizie in breve per consulenti familiari, assistenti sociali, medici, legali, consulenti etici ed altri operatori, responsabili dell’Associazione o dell’Ente gestore con note della redazione {…ndr}.
  • Link a siti internet per documentazione.

I testi, anche se il contenuto non è condiviso, vengono riprese nell’intento di offrire documenti ed opinioni di interesse consultoriale, che incidono sull’opinione pubblica. La responsabilità delle opinioni riportate è dei singoli autori, il cui nominativo è riportato in calce ad ogni testo.

Il contenuto di questo new è liberamente riproducibile citando la fonte.

Per visionare i numeri precedenti, dal n. 534 andare su:

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In ottemperanza alla direttiva europea sulle comunicazioni on-line (direttiva 2000/31/CE), se non desiderate ricevere ulteriori news e/o se questo messaggio vi ha disturbato, inviateci una e-mail all’indirizzo: newsucipem@gmail.comcon oggetto: “richiesta di disconnessione news”.

Chi desidera connettersi invii a newsucipem@gmail.com la richiesta indicando nominativo e-comune di attività, e-mail, ed eventuale consultorio di appartenenza.                      [1.117 connessi]

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ADDEBITO                                                        

ADOZIONE INTERNAZIONALE                  

ADOZIONI INTERNAZIONALI                     

AFFIDO CONDIVISO                                     

AMORIS LÆTITIA                                           

ANONIMATO                                                  

ASSISTENZA                                                     

CENTRO STUDI FAMIGLIA CISF                                 Newsletter n. 25/2016, 7 dicembre 2016.

CONFLITTI TRA GENITORI                          

CONSULENZA FAMILIARE                          

CONSULTORI FAMILIARI                            

CONSULTORI FAMILIARI UCIPEM           

DALLA NAVATA                                               4° Domenica tempo dell’Avvento-anno A–18 dicembre 2016.

Commento di Enzo Bianchi, priore a Bose (BI).

DEMOGRAFIA                                                 

DIVORZIO                                                         

GOVERNO                                                        

MINORI NON ACCOMPAGNATI                              

 

PASTORALE FAMILIARE                                              

POLITICHE FAMILIARI                                 

UCIPEM                                                             

VIOLENZA                                                         

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Newsletter giuridica studio Cataldi.it           9 dicembre 2016

Marina Crisafi           news studio Cataldi    2 dicembre 2016

Corte di Cassazione, quinta Sezione penale, sentenza 44089, 18 ottobre 2016.

Corte di Cassazi www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2016-12-08/dal-2018-quattro-giorni-congedo-papa-190512.shtml?uuid=AD1TXGACone, prima Sezione civile, sentenza n. 24542, 1 dicembre 2016.

 

Tribunale di Roma, prima Sezione civile, Decreto 7 ottobre 2016.

Tribunale per i Minorenni di Venezia, sentenza n. 16, 20 settembre 2016.

Amoris Lætitia

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ADDEBITO

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ADOZIONE INTERNAZIONALE

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ADOZIONI INTERNAZIONALI

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AFFIDO CONDIVISO

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AMORIS LÆTITIA

By Simon de Cyrène              on 10 maggio 2016

https://pellegrininellaverita.com/2016/05/10/amoris-laetitia-cap-viii-dritti-al-sodo

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ANONIMATO

            Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori. AIAF – Newsletter 6 dicembre 2016

www.aiaf-avvocati.it/l-aiaf

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ASSISTENZA

Il figlio che non aiuta i genitori commette reato

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CENTRO STUDI FAMIGLIA CISF

Newsletter n. 27/2016, 14 dicembre 2016.

 

REATO DI “OSTACOLO DIGITALE ALL’ABORTO”: IL PARADOSSO FRANCESE.

“Preoccupa il disegno di legge che mira a colpire i siti nati per offrire un luogo di ascolto e sostegno alle donne in attesa di un figlio che non sanno se continuare la gravidanza o interromperla. Questo accade in un Paese dove la libertà di espressione dovrebbe trovare la sua difesa nei valori di libertà, uguaglianza e fraternità”.

[Leggi il commento del Direttore del CISF, su Famiglia Cristiana on line]

 

Vedi anche, in merito, la storia di “Daniela”:

«Ho abortito in una fredda stanza verde. Don Alberto mi ha teso la mano»

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NOTIZIE – DALL’ESTERO. “Create in Me a Clean Hearth” (“Crea in me un cuore puro”. Una risposta pastorale alla pornografia), Dichiarazione della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti sulla pornografia, 17 novembre 2015, pp. 32. Vedi anche la preziosa traduzione in Italiano realizzata da Il Regno e pubblicata sul n. 3, 1 febbraio 2016, pp. 108-127). [si può scaricare il file pdf della traduzione italiana da questo link] 

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NOTIZIE – DALL’ESTERO. Women in India Suffer as They Serve as Surrogates. Inquietante reportage/inchiesta giornalistica sulla realtà dell’utero in affitto in India, a fronte di un provvedimento del Governo indiano che tenta di regolare il fenomeno, in una nazione dove “dal 2012 sono almeno 3.000 in India le cliniche che offrono servizi di maternità surrogata. Si tratta di un giro di affari annuale di 2,3 miliardi di dollari,. Prima della direttiva governativa, gni anno 10.000 coppie straniere entrano nel Paese per ottenere servizi riproduttivi surrogati”.

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NOTIZIE – DALL’ITALIA. NE HANNO PARLATO A… ROMA. Il 23 novembre 2016, in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno accademico 2016-2017, presso l’Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria – Camillianum. Tra i vari interventi il Prof. Enrico dal Covolo ha tenuto una Lectio Magistralis su Amoris Laetitia. Riflessioni sull’Educazione e sull’Amore. Vedi il breve video di presentazione, su Aracne-TV: Meno di dieci minuti di interviste a relatori e partecipanti, per farsi un’idea dell’evento.

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ULTIMI ARRIVI DALLE CASE EDITRICI

Prosegue il servizio di segnalazione di alcuni volumi (selezionati) che arrivano dalle case editrici per il nostro Centro Documentazione. In ogni Newsletter daremo una breve “segnalazione argomentata” di un volume, che ci appare particolarmente stimolante. Tutti i volumi sono consultabili nel Centro Documentazione del Cisf. Sono inoltre acquistabili su www.sanpaolostore.it

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Sposini Claudia, Il metodo anti-cyberbullismo, San Paolo, Cinisello B. (MI), 2014, pp. 107, € 12,00

Fino a un po’ di anni fa, la sicurezza era una questione di protezione dai pericoli del mondo tangibile. Con l’avvento di internet molte cose sono cambiate. Questo libro intende offrire una guida pratica per comprendere e contrastare il bullismo online in un’ottica educativa e culturale che aiuti concretamente genitori, insegnanti e operatori a ricostruire un quadro articolato di difficoltà e disagi. Oltre a riportare esempi di studi scientifici sul fenomeno, il testo intende offrire un metodo semplice e pratico che fa leva anzitutto sulla sensibilizzazione di scuola, famiglia e istituzioni. All’orizzonte, la necessità di affacciarsi sul complesso mondo dei propri ragazzi non con una politica di “tolleranza zero”, ma con l’attenzione sincera di chi vuol proporre anzitutto chiarezza, consapevolezza e responsabilità. Un “pronto intervento” pratico, leggibile e immediato per affrontare il cyberbullismo e usare consapevolmente i nuovi ambienti comunicativi.

 

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L’ARCHIVIO DELLA NEWSLETTER SUL SITO DEL CISF

Le notizie, i commenti e le segnalazioni contenute nelle edizioni precedenti della Newsletter CISF, a partire da gennaio 2016, sono accessibili sulla pagina dedicata del sito del Cisf, per consentire a tutti i destinatari di recuperare anche le notizie e le indicazioni segnalate nei mesi scorsi.

[vai alla pagina archivio della Newsletter Cisf]

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SAVE THE DATE.

NORD: “Uomini e donne alla ricerca di un’ ecologia integrale”. Percorso di teologia sociale per laici e consacrati sulla “Laudato si'”, Servizio per la pastorale sociale e il lavoro della Arcidiocesi di Milano, Milano, dal 19 gennaio al 4 maggio 2017.

CENTRO:“LE NUOVE FRONTIERE DELLA SOCIOLOGIA ECONOMICA”, I° Convegno SISEC (Società Italiana di Sociologia Economica) 2017, Roma, 26-28 gennaio 2017.

ESTERO: 2017 Family Education Conference, associazione che si occupa di famiglie transnazionali,  Siófok-Lago Balaton (Ungheria), 26 febbraiio – 3 marzo 2017.

 

http://newsletter.sanpaolodigital.it/Cisf/dicembre2016/1019/index.html

Archivio                      http://cisf.famigliacristiana.it/canale/cisf/elenco-newsletter-cisf.aspx

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CHIESE EVANGELICHE

 

 

«Sola lectura»: un sacerdozio universale di tutti i credenti?

Non c’è niente di provocatorio nel testo che con questo titolo* è stato pubblicato sotto l’egida della Federazione delle Chiese protestanti in Svizzera, redatto dall’Istituto di Teologia e di Etica. Non si tratta di aggiungere una nuova voce ai sola che conosciamo dai tempi della Riforma. Si tratta di capire che il riferimento a uno di essi (Sola Scriptura) presuppone anche un movimento inverso, creativo, che dura nei secoli e che vede il coinvolgimento dei credenti in una sorta di comunità invisibile e infinita.

 

La pubblicazione, primo testo dell’Istituto, è scaricabile e consta di una trentina di pagine e di una bibliografia di grande sostanza. Il testo comincia con il ridimensionare l’idea che il cristianesimo sia (da sempre) una «religione del libro». Tale definizione si trova nel Corano (Sura 29, 46), che definisce anche ebrei e cristiani, oltre ai musulmani, come «genti del libro». In realtà sappiamo bene che «la Parola si è fatta carne» (Giovanni 1, 14) e la verità risiede nella persona di Gesù Cristo. Si può dire anzi che a posteriori, una volta affermate le tecniche di stampa di fine 400, solo in quel tempo il cristianesimo si sia volto indietro a considerare il proprio legame con la parola scritta. Devozione e vita spirituale hanno trovato, allora, un mezzo particolarmente adeguato per alimentare l’edificazione del popolo di Dio: e naturalmente ciò ben si accordava con la visione della Riforma di una Parola disponibile per i credenti e non per una cerchia ristretta di suoi funzionari. La sua fruizione non è più limitata alla presenza e all’audizione dell’officium (e – aggiungiamo – la sua rielaborazione anche in termini di traduzione arriva fino all’affascinante esperimento francese della «Bibbia degli scrittori» che, uscita nel 2001 per Bayard, ha riunito diverse decine di autori contemporanei non necessariamente credenti, affiancati da un buon numero di studiosi accreditati: un nome su tutti fra gli scrittori-traduttori, Emmanuel Carrère; fra i commentatori, Daniel Marguerat).

 

La cultura cristiana della lettura è quindi non un’idea astratta ma un prodotto di circostanze storiche, e soprattutto non è di per sé fonte di salvezza. Come strumento, invece, è stata fondamentale nelle terre di missione, permettendo di stabilire lingue nazionali moderne in casa europea e di alfabetizzare sia le popolazioni lontane, a cui si voleva (a torto o a ragione) portare il messaggio cristiano, sia le popolazioni già diffusamente cristiane, ma in larga parte illetterate. Certamente codificare sulla pagina scritta e poi stampata il messaggio ricevuto dall’audizione di un profeta significava fare un passo ulteriore: ammettere e sancire collettivamente che quella voce non grida solo più nel deserto, ma viene accettata da una collettività come testimonianza resa a Dio, dotata di un valore duraturo, esemplare, condiviso, aggregante, ciò che la rende aggiornabile a tutte le più recenti tecniche di diffusione.

 

La Bibbia tuttavia non è solo la raccolta dei libri sancita da un canone che risolve il proprio compito nel custodire un’eredità del passato. La Bibbia mette in questione il proprio lettore e la propria lettrice sempre e a tutte le latitudini perché la sua lettura rappresenta essenzialmente un continuo, implacabile e ininterrotto dialogo con l’Altro. Di fronte al testo biblico chi legge – scrivono i redattori del documento – «non è mai totalmente padrone del testo» (ovviamente il portato della Riforma e dell’accesso al testo fa la sua parte in questa dinamica). E qui le conseguenze si susseguono a cascata, sempre nuove e più profonde nella vita del popolo credente: leggere un testo biblico significa avere accesso, ogni volta, «a una nuova comprensione di sé». Dicevano i Padri della Chiesa che la Bibbia è uno specchio, ma la Bibbia è anche «spaesamento», e il continuo lavorìo dell’interpretazione (quanto è stato importante che fosse protestante Paul Ricoeur, uno dei massimi filosofi del ‘900!) non serve solo a capire il mondo, alla luce delle Scritture, con lo sguardo «all’indietro», ma anche e soprattutto a vederne la proiezione nel futuro.

 

Leggere tuttavia – e qui siamo nella seconda parte del testo – non è un’esperienza che «va da sé», che affrontiamo naturalmente; è comparata dagli autori a una lotta, similare a quella di Giacobbe con l’Angelo. Inoltre non siamo i primi a compierla, è stata preceduta da tanti: e l’esperienza della lettura quotidiana condotta sui Lezionari va proprio in questa direzione: si sa di leggere lo stesso giorno gli stessi testi insieme a fratelli e sorelle che ne sono altrettanto coinvolti. La lettura comunitaria è manifestazione dello Spirito di Dio.

 

E ancora, il rapporto della lettura con la tradizione protestante ha a che fare con l’affermazione della democrazia: la regolazione della vita di una collettività ha cominciato ad affermarsi allorché i principi regolatori sono stati messi per scritto, leggere significa anche avere accesso alla vita di una comunità che si riconosce delle regole: «lettura e scrittura – dice il testo – sono tecniche per agire e interagire nella società». Per i credenti questo significa anche far parte del racconto che Dio ha voluto stabilire con il suo popolo eletto e poi nella Chiesa.

 

La conclusione si riferisce al nostro rapporto con il mondo: la lettura è costitutiva della modernità, perché contribuisce a desacralizzare il mondo, rendendocelo leggibile (più di una volta ricorrono nel testo i termini «leggibile» e «visibile», ravvicinati in un gioco di parole francese – lisible/visible). E un mondo reso trasparente perde gran parte del proprio carattere arcano, cede gran parte del proprio potere occulto, viene insomma relativizzato. Si riducono parecchio i rischi di farne un idolo alternativo o contrapposto a Dio. Ma non può essere Dio a fare tutto: qui e adesso tocca a ognuno e ognuna di noi fare la propria parte, in un mondo reso più accessibile, più spiegabile, banco di prova su cui misurare la nostra capacità di credere e di vivere con gli altri.

 

* Institut de Théologie et d’Ethique (ITE), Sola lectura? Enjeux actuels de la lecture dans une perspective protestante. Sek/Feps, 2016

 

http://www.riforma.it/it/articolo/2016/12/21/sola-lectura-un-sacerdozio-universale-di-tutti-i-credenti

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CONSULENZA FAMILIARE

www.aiccef.it

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CONSULTORI FAMILIARI

www.cfc-italia.it/cfc/index.php/articolo-2

www.ancoralibri.it/index.php?route=information/information&information_id=33

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CONSULTORI FAMILIARI UCIPEM

Milano 1. Istituto La casa. Proposte 2017.

 

Altri dati     http://www.istitutolacasa.it/showPage.php?template=istituzionale&id=7

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CONTRACCEZIONE

Il mito del “pillolo”: tutti i fallimenti degli anticoncezionali per gli uomini

La ricerca nel campo della contraccezione maschile ha prodotto solo buchi nell’acqua, ma un nuovo promettente candidato si profila all’orizzonte

di MIT Technology Review

 

Le possibilità contraccettive per le donne sono innumerevoli. Per gli uomini non ci sono che due possibilità di scelta: preservativo e vasectomia. Il primo ostacolo al conseguimento di un contraccettivo maschile è dato dalla maggiore complessità biologica coinvolta nell’impedire la produzione di milioni di spermatozoi al giorno rispetto alla gestione di un ovulo al mese. Il secondo ostacolo è dato dalla scarsità di finanziamenti disponibili per i test clinici di questi farmaci.

 

Secondo Aaron Hamlin, direttore della Male Contraception Initiative, di Washington, D.C., «il disinteresse dimostrato dalle compagnie farmaceutiche origina in gran parte dai molti fallimenti soprattutto degli studi incentrati sulle formulazioni ormonali». Il tipo di farmaco anticoncezionale maschile più studiato negli ultimi 40 anni è infatti proprio quello a base ormonale, capace di sopprimere la produzione di sperma.

 

Un recente studio, sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dimostrato l’efficacia di un’iniezione anticoncezionale per uomini basato su di una combinazione di testosterone e progesterone. I test sul farmaco furono interrotti nel 2011 su raccomandazione di un ente esterno che aveva notato seri effetti collaterali nei partecipanti, tra cui casi depressione ed un caso di suicidio. Secondo Douglas Colvard, coautore dello studio, la mancanza di fondi impedirà la possibilità di testare nuove formulazioni del farmaco.

 

    Il Vasalgel potrebbe essere testato su esseri umani già dal 2017. È un gel da iniettarsi nel vas deferens, il tubo che conduce lo sperma al pene. Non trova volontari lo studio in India di un prodotto chiamato RISUG, che funziona con un approccio simile

 

Un farmaco testato su 1.045 uomini cinesi diede risultati efficaci e reversibili, ma la società che lo produceva, la Zhejiang Xian Ju Pharmaceutical, non portò mai a termine i propri studi né cercò un’approvazione istituzionale della formula. Anche gli studi del 2002 su di una pillola maschile, portati avanti dalla tedesca Schering e dall’olandese Organon, non resistettero che pochi anni.

 

Gunda Georg, professoressa del dipartimento di medicina chimica della University of Minnesota, sta facendo progressi con lo studio di una variante di contraccettivo maschile non ormonale, chiamata gamendazole, che inibirebbe lo sviluppo dello sperma e si è dimostrata sia efficace che reversibile nei ratti. Il Vasalgel della Parsemus Foundation, potrebbe cominciare ad essere testato su esseri umani già a partire dal 2017. Si tratta di un gel da iniettarsi nel vas deferens, il tubo che conduce lo sperma al pene. Non trova volontari lo studio in India di un prodotto chiamato RISUG, che funziona con un approccio simile.

 

Secondo Elaine Lissner, direttrice e fondatrice della Parsemus Foundation, il Vasalgel si è dimostrato efficace in mammiferi di piccola taglia, ma sembra non perdere di reversibilità in animali di dimensioni maggiori di un babbuino. Una squadra del Kings College London sta studiando come utilizzare in forma di contraccezione maschile una sostanza dedicata alla pressione alta, la fenossibenzamina, che dovrebbe permettere orgasmi senza emissione seminale.

Continua a leggere su Mit Technology Review

http://www.technologyreview.it/come-mai-non-abbiamo-ancora-farmaci-anticoncezionali-per-gli-uomini

13 Dicembre 2016 – 16:38

 

http://www.linkiesta.it/it/article/2016/12/13/il-mito-del-pillolo-tutti-i-fallimenti-degli-anticoncezionali-per-gli-/32701/

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DALLA NAVATA

                                   4° Domenica tempo dell’Avvento-anno A–18 dicembre 2016

Isaia                  35, 04. Dite agli smarriti di cuore: “Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi.”

Salmo              146, 06. Il Signore rimane fedele per sempre.

Giacomo         ..05. 10. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Matteo                          11, 06. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!

           

Commento di Enzo Bianchi, priore a Bose (BI).

www.monasterodibose.it/preghiera/vangelo/11051-il-piu-grande-fra-i-nati-da-donna

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DEMOGRAFIA

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DIVORZIO

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GOVERNO

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MINORI NON ACCOMPAGNATI

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OMOADOZIONE

 

Contro l’orientamento della Cassazione Da Milano doppio «no»

alla stepchild adoption v Un passo indietro per la stepchild

adoption, la possibilità di adottare il figlio del partner. Dopo l’apertura della

Cassazione di qualche mese fa (sentenza 12962 del 22 giugno 2016), arriva lo stop

del Tribunale dei minorenni di Milano: che, con due sentenze (261 e 268 del 2016),

ha negato l’adozione del figlio del compagno all’interno di due coppie di fatto, una

omosessuale e l’altra eterosessuale. Le norme La legge sull’adozione (184/83), oltre

al percorso “ordinario”, disciplina, all’articolo 44, l’adozione «in casi particolari». Tra

l’altro, l’artìcolo 44, comma i, lettera b), ammette l’adozione del figlio del «coniuge»,

termine che rende problematica l’estensione alle coppie non sposate. Chi chiede

l’adozione del figliodel partner di fatto fainveceappelloaU’articolo 44, comma i,

lettera d), relativo all’adozione nei casi di « constatata impossibilità di affidamento

preadottivo», aperta, in base all’articolo/^ comma 3, anche achi non è sposato. Né il

quadro è mutato dopo l’introduzione (con la legge 76/2016) delle unioni civili per le

coppie gay: la legge 76 non intervienesullaleggei84masilimitaa dire che «restafermo

quanto previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti». La

Cassazione La Cassazione, con la sentenza 12962/2016, ha ammesso la stepchild

adoption all’internodi una coppia omosessuale dando un’interpretazione estensiva

all’articolo 44, comma i, lettera d), della legge 184/83. Per i giudici della Suprema

corte, che hanno escluso la richiesta di rinvio del procuratore generale alle Sezioni

unite, l’impossibilità di affidamento preadottivo non va qualificata come

“impossibilità di fatto” (che impone che i minori si trovino in stato di abbandono),

ma come “impossibilità di diritto” (che prescinde dall’abbandono e riguarda casi

incui non ci siano le condizioni per l’adozione ma l’interesse concreto al

riconoscimento di un rapporto di genitorialità). Questo perché, secondo la

Cassazione, quello che rileva è l’interesse superiore del minore ad avere due genitori.

Le sentenze di Milano II Tribunale di Milano ha preso le distanze dalla Cassazione

con due pronunce contrarie a questo orientamento. Secondo i giudici, lo stato di

abbandono è un presupposto imprescindibile per l’adozione nel caso speciale pre

ICASI IITribunale dei minorenni nega l’adozione del figlio del partner di fatto a due

coppie, una gay e l’altra eterosessuale Adozione in casi particolari La legge 184del

1983 prevede, oltre alpercorso ordinario, l’adozionein casi particolari, aperta ai

minori che – per varie ragioni – non sono dichiarati adottabili. I casi individuati

sonoquattro: l’adozione di un minore orfanoda parte dei parenti

finoalsestogradoodichi ha con lui un rapportostabilee duraturo, anche maturato

nell’ambito dell’affidamento; l’adozione delfiglio del coniuge da parte dell’altro

coniuge;l’adozione del minoredisabileeorfano; l’adozione del minore per cui vi sia la

«constatataimpossibilità dell’affidamento preadottivo». visto dall’articolo 44, comma

i, lettera d); né le norme consentono interpretaziuni estensive, anche se il contesto

sociale è mutato: rappresenterebbero un’intromissione dei giudici nella

discrezionalità legislativa. Così, con la sentenza 261/2016 (presidente Zevola,

relatore Brambilla), il Tribunale ha negato a due donne l’adozione “incrociata” delle

figlie avute con la fecondazione assistita. Per i giudici, le minori non sono in stato di

abbandono in quanto «godono, per quanto concerne il loro accudimento, educazione

ed affetto sia delle madri biologiche che delle rispettive compagne»; pertanto

larichies ta diadozione-deve essere respinta. Né si può applicare l’articolo 44, comma

i, lettera b), che prevede l’adozione del figlio del coniuge, trattandosi di una coppia di

conviventi omosessuali. Il tribunale osserva che la legge usa il termine «coniuge»

perché solo il matrimonio presenta un vincolo che comporta «l’instaurarsi di una

cornice giuridica nella coppia che ricade come sicurezza anche sul minore». Con

lasentenza 268/2016 (presidente e relatore Zevola), il tribunale ha poi negato

l’adozione del figlio della convivente a un uomo che l’aveva chiesta perché il

padrebiologico del minore, pur in vita, non si era mai occupato né materialmente né

moralmente di lui. Anche qui, secondo i giudici, mancando lo stato di abbandono del

minore non può darsi luogo all’adozione prevista dall’articolo 44, comma i, lettera d).

Peraltro, il pubblico ministero, nel suo parere, aveva evidenziato la necessità di

sollevare la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 44, comma i, lettera

b), perché consentel’adozione solo al coniuge e non al convivente, anche se la

relazione è stabile e duratura. Ma il tribunale non ha accolto la richiesta del

procuratore, ritenendo laquestione« manifestamente infondata».

Marisa Malaffino       Il Sole 24 0re  12dicembre2016

www.forumfamiglie.org/allegati/rassegna_39921.pdf

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PASTORALE FAMILIARE

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paternità

Congedo obbligatorio di paternità

Dal 2018 quattro giorni di congedo ai papà

 

Due giorni da dedicare obbligatoriamente al figlio neonato che dal 2018 diventeranno quattro: così la legge di bilancio cambia le regole sul congedo obbligatorio di paternità per i lavoratori dipendenti.

Entro il compimento del quinto mese del bambino il papà dovrà restare a casa ma percepirà una retribuzione piena al 100 per 100.

 

Per il 2017 la legge si limita a prorogare il beneficio per i papà con le stesse modalità già valide nel 2016: la paternità non sarà alternativa alla maternità di cui beneficia la mamma, avrà una durata di due giorni che possono essere utilizzati anche non il via continuativa e sarà concessa anche ai genitori che adottano un minore. La vera novità scatterà dal 2018, quando il periodo di congedo obbligatorio per i papà salirà a quattro giorni (sempre a stipendio pieno).

 

    lavoro 07 settembre 2016

 

Studi professionali, per i congedi a ore occorre un minimo di lavoro

 

Al congedo obbligatorio si aggiunge poi il congedo «facoltativo» previsto dalla legge n. 92/2012: questo periodo aggiuntivo di astensione dal lavoro può essere di uno o due giorni per i padri ma è subordinato alla scelta della madre lavoratrice di non fruire di altrettanti giorni del proprio congedo di maternità, con conseguente anticipazione del termine finale del congedo post-partum per un numero di giorni pari al numero di giorni fruiti dal padre.

 

La proroga dei due giorni di congedo per il 2017 sarà garantita con uno stanziamento, nella legge di bilancio, di 31,2 milioni di euro che serviranno a coprire gli oneri relativi al 2017 (20 milioni) e anche parzialmente quelli per il 2018, stimati in 41,2 milioni.

 

    CIRCOLARE iNPS 11 luglio 2016

 

Indennità di paternità e congedo lungo per le autonome in caso di adozione:?al via le domande

 

I quattro giorni obbligatori che scatteranno nel 2018 sono, però, ancora troppo pochi secondo il presidente dell’Inps, Tito Boeri, che alcune settimane fa ha lanciato la proposta di estendere a 15 giorni (nel primo mese dalla nascita del figlio) il periodo di astensione dal lavoro per i papà. Secondo Boeri, infatti, questa differenza di trattamento contribuisce alle disparità tra uomo e donna nel lavoro.

 

In molti altri Paesi europei il congedo di paternità è un diritto già da molti anni:

 

•in Danimarca ha una durata di due settimane e va fruito entro le prime 14 settimane di vita del bambino;

•in Francia i padri hanno diritto a 11 giorni di congedo di paternità che deve essere fruito entro quattro mesi dalla nascita del bambino;

•in Norvegia il congedo parentale è di 54 settimane, di cui nove sono per la madre (equiparabili al congedo di maternità) e sei sono per il padre (quota papà), mentre le restanti 39 settimane sono un diritto che può essere utilizzato da entrambi i genitori;

•nel Regno Unito è stato recentemente introdotto un congedo di paternità pari a due settimane delle quali il lavoratore ha facoltà di usufruire in tranche di una settimana, entro 8 settimane dalla nascita del figlio, ricevendo un’indennità fissa o il 90% del reddito medio settimanale, se inferiore;

•in Spagna il congedo di paternità è di 15 giorni consecutivi (cui sono aggiunti 2 giorni in caso di nascite multiple) ed è retribuito al 100 %;

•in Svezia il congedo per i papà è pari a 10 giorni e viene retribuito all’80%;

in Portogallo i padri hanno diritto a 20 giorni di cui 10 obbligatori;

•in Belgio il congedo obbligatorio dura 3 giorni, mentre quello facoltativo arriva fino a 10.

    –di Francesca Milano 9 dicembre 2016

 

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2016-12-08/dal-2018-quattro-giorni-congedo-papa-190512.shtml?uuid=AD1TXGAC

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POLITICHE FAMILIARI

 

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SEPARAZIONE

 

Annullamento dei patti della separazione per violenza morale

Pubblicato il 10/12/16 19:36 [Doc.2139]

di Redazione IL CASO.it

Trib. Milano, sez. IX civ, ordinanza 8 ottobre 2016 (est. G. Buffone)

 

SEPARAZIONE CONSENSUALE – PATTI NEGOZIALI CONCLUSI DAI CONIUGI IN OCCASIONE DELLA SEPARAZIONE – ANNULLAMENTO PER VIOLENZA MORALE EX ART. 1435 C.C. – ELEMENTI NECESSARI PER LA PRONUNCIA DI ANNULLAMENTO – RIGOROSA DIMOSTRAZIONE DELLE CONDIZIONI CHE DIMOSTRANO IL VIZIO DELLA VOLONTÀ – SUSSISTE – PAURA DELLE CONSEGUENZE DERIVANTI SUI FIGLI IN CASO DI MANCATO ACCORDO – SUFFICIENZA – ESCLUSIONE – PAURA DELLA SOTTRAZIONE DEI MINORI – SUFFICIENZA – ESCLUSIONE

L’azione di annullamento per violenza morale, ex artt. 1434, 1435 c.c., è esperibile anche in relazione al consenso prestato dai coniugi a patti negoziali conclusi in occasione della separazione consensuale omologata. Tuttavia, non costituisce violenza morale invalidante il negozio, ai sensi dell’art. 1434 e segg. cod. civ., la mera rappresentazione interna di un pericolo, ancorché collegata a determinate circostanze oggettivamente esistenti; in particolare, la minaccia della madre di fissare la residenza abituale dei figli in luogo lontano da quello abituale, ove il marito non firmi gli accordi per una consensuale, non integra la violenza morale richiesta dagli artt. 1434 e 1435 c.c. per la caducazione del contratto.

 

AZIONE DI ANNULLAMENTO DELLE CONDIZIONI DI SEPARAZIONE CONSENSUALE – OBBLIGO DI ASCOLTO DEL MINORE – APPLICABILITÀ DELL’ART. 336-BIS C.C. – ESCLUSIONE

Non è applicabile l’art. 336-bis c.c. nel caso di azione negoziale di annullamento delle condizioni patrimoniali della separazione consensuale

 

Massime a cura di Giuseppe Buffone

http://news.ilcaso.it/news_2139

http://news.ilcaso.it/libreriaFile/Trib%20Milano%2016%20-%20art.%201435%20Annullamento%20separazione%20violenza%20morale.pdf

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UNIONE CONSULTORI ITALIANI PREMATRIMONIALE E MATRIMONIALI

La famiglia crocevia di relazioni e di fecondità

XXIV Congresso Nazionale U.C.I.P.E.M. Oristano, 2-4 Settembre 2016

            Nel sito web sono pubblicate 8 relazioni del Congresso.

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prof. Giuseppe Anzani                                                            La famiglia che cambia in una società che cambia

dr Alice Calori                                                                Le nuove famiglie immigrate tra identità e integrazione

p. Alfredo Feretti OMI                                         Amoris laetitia: una road map per le relazioni familiari

dr Francesco Lanatà                                                      La famiglia crocevia di differenze e opportunità

avv. Rosalisa Sartorel           Il diritto di famiglia oggi: dalla potestà alla responsabilità genitoriale, dall’affido congiunto nelle separazioni all’accesso all’origine nelle adozioni

prof. Domenico Simeone                                                 Educare alla generatività le coppie e le famiglie

prof. Beppe Sivelli         Cercarsi, perdersi, ritrovarsi: il cammino della coppia fra lontananza e vicinanza

prof. Emilio Tribolato                       Figli in difficoltà tra legami familiari fragili e pressione sociale e mediatica

www.ucipem.com/it/index.php?option=com_content&view=featured&Itemid=101

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UNIONI CIVILI

Celebrazione delle unioni civili: no a discriminazioni rispetto ai matrimoni

Tar Veneto, sez. I, ordinanza 7 dicembre 2016 n. 640

REGOLAMENTO DELL’ENTE LOCALE – PREVISIONI IN TEMA DI LUOGHI, ORARI, TARIFFE – APPLICABILITÀ ANCHE ALLE UNIONI CIVILI – ESCLUSIONE – LEGITTIMITÀ – ESCLUSIONE

L’ente locale non può non applicare anche alla celebrazione delle Unioni Civili, le disposizioni regolamentari introdotte per la celebrazione dei matrimoni civili, riguardanti luoghi, orari e tariffe connessi a tali procedimenti.

Segnalazione e massima a cura del dott. Giuseppe Buffone

http://news.ilcaso.it/news_2142

http://news.ilcaso.it/libreriaFile/Tar%20Veneto%2016%20n.%20640%20-%20Unioni%20Civili%20discriminazione%20Sindaci.pdf

 

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VIOLENZA

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