La parità di genere oggi e la violenza alle donne

La violenza di genere è una piaga che non sembra avere fine e che affonda le sue radici in una evoluzione culturale basata sulla prevaricazione e sul possesso; l’ONU la definisce un flagello mondiale perpetuato attraverso l’abuso fisico, psicologico sessuale a danno particolarmente delle donne e dei bambini ma che non deve farci dimenticare altre categorie e situazioni: uomini, anziani, luoghi di lavoro….

Accanto alla violenza fisica c’è anche una violenza psicologica ed economica che si esplica con comportamenti di umiliazione, svalorizzazione, e di privazione o limitazione nell’accesso alle proprie disponibilità economiche o della famiglia.

Il fenomeno è giunto solo recentemente alla ribalta della consapevolezza collettiva, spinto dai fatti di cronaca; risalgono solo a 20 anni fa indagini conoscitive che vadano altre ai dati ufficiali ISTAT del ministero e che rappresentano solo la punta dell’iceberg.

Un sondaggio del 2016 raccolto da donne dai 16 ai 71 anni ha evidenziato come globalmente queste abbiano incorso in una qualche forma di violenza fisica e sessuale nel 31,5% di cui 20.2 % violenza fisica, 21% molestie sessuali e 5.4 a stupro o tentativo di stupro e che l’ambiente meno sicuro siano le pareti di casa.

Il 27 settembre, presso la Pieve dei Due Pozzi di Barbassolo (Roncoferraro), nel XXVI Convegno Scientifico, affronteremo il tema da angolature diverse ma complementari per cercare di interpretare e inquadrare un fenomeno che ci riguarda per esperienze dirette o di vicinanza, la cui eradicazione deve essere un impegno vero concreto e condiviso da tutti.

Maurizio Tedoli

Gabrio Zacchè

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