A cosa serve l’amore

 

 

A cosa serve l’amore?

 

 

   

 

 AUTORE: Emidio Tribulato

 

 

A questa semplice domanda la risposta scontata è: “A rendere felici gli uomini e le donne che hanno la fortuna di vivere questo sentimento”. In realtà le cose sono molto più complesse di quanto non appaiono. Gli scopi dell’amore sono molteplici:

  • L’amore è fonte di piacere e gioia.Intanto è vera la risposta scontata. Se tutto va bene, se l’amore è ricambiato, se gli avvenimenti della vita permettono all’amore di crescere e svilupparsi, se il tradimento non lo squassa, se il gelo non lo cristallizza, se i conflitti non lo deteriorano, sicuramente l’amore è fonte di gioia intensa; gioia che viene avvertita come pienezza dei sentimenti, come sicurezza nel proprio futuro, come stabilità per essere arrivati in un porto sicuro.

Non vi è dubbio che l’amore ci fa stare meglio, ci fa sentire desiderati e accettati anche quando le bufere della vita si abbattono sul nostro cuore. Le endorfine che sono liberate nel nostro corpo mentre lui/lei ci accarezza e ci sussurra parole d’amore o mentre insieme ridiamo di tutto e di niente, ci rendono più socievoli e rilassati, alleviano la solitudine, ci fanno avvertire il mondo ed i suoi abitanti più vicini ed amichevoli.

  • L’amore fa scoprire il piacere del dono gratuito.

Un altro scopo dell’amore è quello di far scoprire all’uomo e quindi anche ai suoi figli, il piacere e la gioia del dono gratuito. Questo sentimento è l’unico capace di far provare piacere e gioia anche nei momenti nei quali sono necessari sacrifici e rinunce. Questa scoperta permette ad ogni essere umano un importante salto di qualità e di maturità. Infatti è il bambino immaturo che per il suo piacere e godimento ha sempre bisogno di chiedere e avere dagli altri, mentre soltanto l’uomo o la donna maturi sono disponibili a dare, senza riserve, provando gratificazione e gioia.

  • L’amore permette il dono della vita umana.

 

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Giacché l’amore non è semplicemente uno stato emotivo o sentimentale, esso ha la capacità di agire e di operare. Gli atti che rientrano nella categoria dell’amore svolgono numerose funzioni e assolvono a compiti e realizzano scopi che sono collegati con il successo della riproduzione. L’amore è, infatti, indispensabile per creare nuove famiglie; é quindi necessario per perpetuare la specie umana.

E’ l’amore che stimola ad accettare ruoli complessi e difficili come quelli di padre e madre, marito e moglie, dando a questi ruoli e compiti la gratificazione, il piacere e l’appagamento necessari a svolgerli pienamente.

  • L’amore serve a dare solidità e stabilità alle nuove famiglie.

La solidità e la stabilità sono condizioni indispensabili per lo sviluppo della prole, perché i bambini, tutti i bambini, hanno la necessità di trovare attorno e accanto a sé un ambiente umano stabile, che abbia caratteristiche di intimità, serenità, maturità, disponibilità e reciproca accoglienza. L’ambiente dove si vive frequentemente l’amore è indispensabile per la crescita dei minori e per il loro armonico sviluppo e maturazione.

 

  • L’amore permette di capire e di avvicinarsi alla divinità.

Per tutti i credenti, l’amore umano serve ad avvicinarsi ancora di più e a comprendere meglio la fonte stessa dell’amore: Dio. E mentre si comprende Dio e si partecipa al suo amore è facile e agevole crescere in santità, ricchezza e bellezza interiore.

Questa molteplicità di scopi non può e non dovrebbe essere limitata o sconvolta da esigenze egoistiche e personalistiche, pena la perdita del senso profondo e vero di questo sentimento.

 

Quali sono le persone capaci d’amare?

Tutti possiamo amare, tutti abbiamo il diritto d’amare, in quanto l’amore nasce dalla condizione umana d’interdipendenza emotiva. Noi siamo programmati in tal senso fin dalla nascita e il nevrotico ha bisogno d’amore quanto la persona normale; forse di più.

Pertanto questo sentimento lo si ritrova sia tra le persone capaci di viverlo con pienezza, sia tra le persone affette da patologie che avranno più o meno limitazioni nel viverlo e parteciparlo. Sappiamo però che: gli individui che si accettano e che possiedono una buona stima di sé e non manifestano atteggiamenti difensivi sono, più degli altri, capaci d’amare e di sperimentare rapporti eterosessuali soddisfacenti e appaganti, giacché prima d’essere capaci d’amare un’altra persona bisogna essere capaci d’amare sé stessi.

 

 

                                                                                                    

 
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