Depressione: un problema poco riconosciuto tra i giovani

Depressione: un problema poco riconosciuto tra i giovani

 
Informazioni sulla Depressione negli adolescenti a cura di P. De Luca

Responsabile Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura Ospedale Oglio-Po di Casalmaggiore (Cr)

 

Le persone tendono generalmente a vedere l’adolescenza come un periodo di confusione, ricco di cambiamenti d’umore e d’intensi eventi emotivi.

In effetti, gli adolescenti, avvicinandosi all’età adulta, affrontano diverse nuove sfide e pressioni sociali e alcuni vivono con difficoltà questa fase di transizione.

Molti, compresi gli esperti, erano soliti una volta, minimizzare questi cambiamenti d’umore e del comportamento, giudicandoli manifestazioni normali dell’adolescenza, “una fase” da superare per crescere.

 

C’è tuttavia un numero sempre crescente di prove che dimostrano che tali problemi non sono sempre un aspetto normale del processo di crescita.

Per molti adolescenti, sintomi come la mancanza di gioia, la confusione, l’isolamento, il ritenersi incompreso e manifestare un atteggiamento ribelle possono essere indice di un disturbo dell’umore.

Gli studiosi affermano che gli adolescenti possono ammalarsi di depressione quanto gli adulti.

A tutte le età, la depressione è una condizione che dovrebbe essere presa sul serio, perché si accompagna a gran sofferenza e può interferire significativamente con la vita d’ogni giorno, con il funzionamento sociale e il benessere generale.

Nei casi più gravi, la depressione può portare al suicidio e purtroppo, negli ultimi 30 anni, la percentuale di suicidi tra i giovani è progressivamente aumentata, senza contare le morti dovute a comportamenti a rischio con valenza suicidaria.

Per fortuna la depressione adolescenziale risponde efficacemente agli interventi terapeutici: questi però non sono sempre messi in atto perché la malattia spesso non è riconosciuta.

Genitori, insegnanti, medici e chiunque sia vicino ai giovani dovrebbe fare uno sforzo per riconoscere la depressione ed intervenire quando necessario.

Se credi di conoscere un giovane che stia soffrendo di depressione, sei nella condizione di poterlo aiutare. E’ raro, infatti, che un adolescente riconosca d’essere depresso, perché i giovani possono mostrarsi riluttanti a comunicare ad altri le loro sensazioni di tristezza e le loro emozioni.

Questo testo è stato pensato per aiutarti a riconoscere i molti segni e sintomi della depressione giovanile, soprattutto quelli che possono essere “nascosti” è difficilmente identificabili. Inoltre, quest’articolo vuole offrire incoraggiamento, visto che la depressione è curabile e che poco dopo l’inizio della cura, il giovane depresso potrà essere in grado di vedere la vita in una luce di speranza.
Cos’è la depressione

Per definire la depressione si potrebbe affermare che tutti noi, adulti e giovani, proviamo sentimenti di tristezza in determinati momenti della nostra vita n relazione più o meno diretta con certi eventi. Sono normali situazioni della vita e si risolvono da sole, senza bisogno di cure. Al contrario, una persona sofferente di depressione potrà raramente “cavarsela da solo”. Quando usiamo il termine depressione, intendiamo una malattia con sintomi specifici di durata e severità considerevoli.

Una depressione può seriamente minare la capacità di un individuo di affrontare la vita e, come vedremo, può addirittura rivelarsi minacciosa per la vita stessa. È importante rassicurare le persone depresse convincendole che non stanno “impazzendo” e che non c’è nulla di cui vergognarsi. La depressione è una malattia normale e non c’ è motivo di provare imbarazzo o vergogna per avere una depressione più di quanto non ve né possa essere per soffrire d’influenza.
La depressione é una malattia frequente

La depressione colpisce persone d’ogni età, sesso, nazionalità, ceto e stile di vita. Chi ha già avuto un episodio di depressione maggiore presenterà in media cinque altri episodi di depressione nel corso della vita, anche se questi dati possono variare molto da persona a persona. Molti giovani presentano il primo episodio di depressione proprio durante l’adolescenza, ma pochi la riconoscono.

Studi recenti indicano che negli ultimi decenni c’è stata un’impennata dei casi di depressione che iniziano durante l’adolescenza, anche se non n’è chiaro il motivo. Il mondo in cui viviamo diventa sempre più complesso e molti giovani si sentono impreparati ad affrontare una serie di scelte e tensioni. Come mai, però, alcuni adolescenti diventano depressi, mentre altri sembrano gestire la transizione verso la vita adulta senza problemi? Non ci sono risposte semplici, visto che la depressione è di solito dovuta ad una combinazione di fattori.
Come riconoscere la depressione

I sintomi della depressione adolescenziale possono essere simili a quelli provati dagli adulti depressi, benché alcuni sintomi compaiono con maggior probabilità nei giovani. Negli adolescenti e negli adulti, i sintomi della malattia possono essere nascosti o mascherati da altre condizioni che sembrano non aver niente a che fare con il “sentirsi giù”. Questo può rendere la depressione ancor più difficile da riconoscere.

In genere, la depressione altera l’umore delle persone, il pensiero, le funzioni cognitive, il comportamento, ma più spesso provoca un insieme di cambiamenti. Un giovane depresso può essere visibilmente triste, malinconico, preoccupato, anche se l’irritabilità è un altro sintomo comune. Si perde l’interesse o piacere per quelle attività, cose o persone una volta ritenute gradevoli; è frequente il ritiro sociale. La bassa autostima è comune, così come pensieri negativi per se stessi e sul futuro. Un giovane colpito da depressione può sentirsi confuso ed avere difficoltà nel prendere decisioni. Possono mancare l’energia e la motivazione per i compiti quotidiani, spesso accompagnato da un calo nelle prestazioni scolastiche o lavorative. L’ansia, cioè la sensazione che qualcosa di terribile ed ignoto stia per succedere, frequentemente accompagna la depressione nel giovane così come nell’adulto. Si possono anche sviluppare fobie, paure associate e specifiche situazioni come l’andare a scuola o al lavoro, ad esempio. Man mano che la depressione si fa più acuta, si hanno sentimenti di svalutazione e disperazione. Soggetti depressi gravi possono iniziare a pensare di farsi del male o perfino suicidarsi. Come abbiamo già detto, questa situazione può essere particolarmente pericolosa in un giovane.

Quelli che abbiamo appena citato sono alcuni dei “classici” sintomi della depressione.

Ma la depressione nell’adolescenza può spesso manifestarsi con sintomi non tipici o mascherati. Ad esempio, l’abuso d’alcool e droghe spesso va di pari passo con la depressione giovanile e ne peggiora l’esito. Si possono presentare problemi di concentrazione, così come irrequietezza ed iperattività. Gli adolescenti depressi possono manifestare atteggiamenti antisociali come ostilità, aggressività e comportamenti spericolati oltre a sfidare le regole e l’autorità.

Gli esperti indicano che fino al 20% di tutti gli adolescenti con depressione presentano un particolare tipo di patologia dell’umore noto come disturbo bipolare, caratterizzato da umore ampiamente altalenante sia sopra sia sotto la normalità. Una persona che soffre di questo disturbo può sembrare triste ed abbattuta in un certo periodo (depressione) e in un altro periodo invece mostrarsi eccitata ed addirittura esaltata (mania).

La depressione può anche presentarsi in forma “mascherata” da problemi fisici o da altre condizioni in apparenza completamente non attinenti. Tra questi vanno citati i disordini alimentari come l’anoressia nervosa (grave rifiuto del cibo) e/o bulimia (abbuffate seguite talvolta da vomito procurato). Alcuni soggetti depressi possono sentirsi molto affaticati e desiderare di dormire continuamente, pur senza ristoro. Altri soffrono d’insonnia o di dolori cronici; le cefalee ed i disturbi gastro-intestinali sono pure comuni.
Il rischio del suicidio

E’ terribile, ma la tragica verità è che il suicidio è diventata la seconda causa di morte tra i giovani tra i 15 ed i 19 anni. La prima causa di morte è rappresentata dagli incidenti, soprattutto automobilistici e anche tra questi una certa parte sono attribuibili, in forma più o meno diretta, a comportamenti spericolati (per esempio guida spericolata e troppo veloce, guida dopo abuso di sostanze) che spesso esprimono un disagio psichico. La percentuale di suicidio tra i giovani è triplicata negli ultimi 30 anni. Alcuni sondaggi mostrano che circa il 40% degli studenti di scuole secondarie hanno preso in considerazione il suicidio in qualche occasione, più o meno seriamente. Se un giovane (o chiunque tu conosci) ti confida di avere avuto idee di morte o fantasie suicidarie, la cosa più importante che puoi fare è prenderla sul serio. Vi sono evidenti prove che chiunque parli di suicidio lo stia pensando veramente.

Gli esperti rilevano che la maggioranza dei giovani che tentano di suicidarsi ne hanno parlato in precedenza. Cerca aiuto immediatamente. Un medico o uno psichiatra sono le persone cui rivolgersi. Per ragioni non completamente chiare, certi adolescenti sono più vulnerabili di altri. Occorre porre attenzione ad alcuni segni specifici come le modificazioni marcate della personalità o del comportamento, disturbi del sonno e dell’alimentazione, gravi cadute nella resa scolastica o lavorativa. Molti giovani a rischio prendono la loro tragica decisione subito dopo una delusione come la fine di una relazione, un fallimento scolastico o sociale, un litigio con i genitori o uno scontro con un’autorità. Il ricorso all’alcool è riscontrato in circa la metà di tutte le vittime di suicidio giovanile.
Come riconoscere le situazioni a rischio?

Quali sono i giovani maggiormente a rischio?Non è facile dirlo. Innanzi tutto più ragazze che ragazzi soffrono di depressione e tentano il suicidio. Tuttavia tra i giovani che tentano il suicidio, i maschi portano a termine il tentativo più delle ragazze.

Gli esperti credono di aver individuato tre gruppi d’adolescenti particolarmente sensibili al problema del suicidio.

Il primo di questi gruppi è formato da soggetti che presentano i sintomi “classici” della depressione, quali tristezza e perdita d’ogni speranza. Si tratta di ragazze soprattutto, ma certamente non solo.

Il secondo gruppo è composto da perfezionisti che s’impongono livelli di riuscita molto alti. Questi adolescenti, per lo più maschi, sono spesso ansiosi, isolati e socialmente ritirati.

Il terzo gruppo é formato principalmente da maschi che esprimono la loro depressione con comportamenti aggressivi come l’uso di droghe, sfida con l’autorità ed atteggiamenti rischiosi.

La depressione in questo particolare gruppo può essere maggiormente difficile da individuare, dal momento che questi giovani tendono a negare qualsiasi sentimento di depressione e a rifiutare una proposta d’aiuto. E’ una situazione assai pericolosa, perché questi sono i giovani con maggiori probabilità di portare a termine i tentativi di suicidio.

Di seguito sono elencati alcuni comportamenti osservabili, che sono più frequentemente associati ad un rischio di suicidio nei giovani:

– Parlare di morte, di suicidio o farsi del male

– Presenza di panico e d’ansia cronica

– Insonnia costante

– Cambiamenti nelle abitudini di sonno e/o alimentari

– Recenti e ripetuti fallimenti scolastici o lavorativi.

– Cessione d’oggetti personali particolarmente cari
Come mai ci si ammala di depressione?

Non vi sono risposte chiare del perché certi adolescenti diventano depressi mentre altri no. Così come per qualunque malattia alcune persone ne sono maggiormente vulnerabili. Inoltre, la depressione ha molte possibili cause e spesso deriva dalla combinazione di fattori. Diverse pressioni quotidiane possono contribuire fortemente alla depressione giovanile. Esperienze di fallimento, discriminazione o esclusione da parte dei pari, qualunque tipo d’abuso, malattie fisiche e l’eccessiva attesa di successo possono tutte compromettere l’equilibrio emotivo e lo stato mentale dei giovani.

Problemi familiari che compromettono l’autostima o facciano sentire non amati i giovani, spesso giocano un ruolo nella depressione. Un lutto non risolto, sia esso relativo alla morte di una persona cara, alla perdita di un amico o alla fine di una storia d’amore, é un fattore aggiuntivo. Molti giovani vivono eventi stressanti nella vita senza, tuttavia, sviluppare depressione. Come mai alcuni soggetti ne sono più sensibili?

Molti studi dimostrano che i fattori genetici giocano un ruolo importante nello sviluppo della malattia. Sembra che sia più facile diventare depressi se si hanno familiari che hanno presentato disturbi dell’umore.

Nuove e interessanti aree di ricerca si focalizzano sempre più sulla “biochimica della depressione”. I ricercatori ora credono che la depressione possa essere causata da uno squilibrio d’alcune sostanze presenti nel cervello chiamate neurotrasmettitori. Quando il funzionamento di queste sostanze è alterato, può manifestarsi la depressione.

Non tutte le risposte sono purtroppo disponibili, ma la ricerca in questo campo é già sufficientemente avanzata ed ha portato alla messa a punto d’efficaci farmaci che alleviano la depressione, correggendo il malfunzionamento dei sistemi chimici che n’è alla base.

Per finire, ma certamente non è meno importante, bisogna aggiungere che droghe ed alcool sono spesso implicati nello sviluppo della depressione in soggetti d’ogni età.
Cominciare una cura

Molti giovani depressi possono beneficiare di una cura. Il primo passo, chiaramente, é prendere contatto con un professionista per confermare un dubbio, per trovare sostegno ed aiuto. Parlarne con il medico di famiglia é una buon’idea, visto che lui é già a conoscenza della storia della salute dei suoi pazienti. Assieme al giovane, la sua famiglia ed il medico possono arrivare a decidere quale tipo di trattamento sia idoneo.

Per alcuni adolescenti potrà bastare soltanto una serie di colloqui di sostegno, in cui talvolta sarà opportuno inserire la presenza della famiglia.

Per altri il medico di famiglia consiglierà una terapia farmacologica o deciderà di consultare uno psichiatra, per confermare una diagnosi dubbia e definire un più preciso programma di cura.
Come agiscono i farmaci per la depressione?

Si chiamano antidepressivi i farmaci utilizzati nella cura della depressione. Sono ormai molti i farmaci che hanno dimostrato una notevole efficacia nel curare la depressione con sempre minori effetti collaterali.

Il tuo medico può scegliere tra diversi farmaci efficaci per la depressione. Questi farmaci hanno aiutato molte persone a controllare i sintomi ed a riprendere le normali attività quotidiane.

Gli antidepressivi possono essere utili nel correggere le alterazioni chimiche del cervello responsabili della depressione. Gli antidepressivi agiscono aumentando nel cervello la funzione svolta dai neurotrasmettitori quali la serotonina, la noradrenalina e la dopamina.

Le più importanti categorie di farmaci per la depressione distinguono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli antidepressivi triciclici (TCA) e gli inibitori della monoamminossidasi (IMAO).

Tutti gli antidepressivi richiedono dalle due alle sei settimane di tempo per migliorare i sintomi della depressione e l’attesa può essere a volte deludente e stressante, ma è molto importante non interrompere la cura. Commenta ciò che senti con il tuo dottore, che ti può aiutare a superare questo difficile periodo. Parla con il tuo dottore dei farmaci più indicati per te. Tutti i farmaci hanno effetti collaterali. Se gli effetti collaterali di un farmaco sono troppo problematici, dillo al tuo dottore. Ti aggiusterà la dose o ti prescriverà un farmaco diverso, più facile da tollerare. E’ importante proseguire con i farmaci come indicato dal dottore, anche se ti senti meglio. Se smetti troppo presto potresti avere una ricaduta ed in genere una terapia farmacologica deve essere continuata per alcuni mesi prima di poter essere interrotta.
E la psicoterapia?

Una terapia farmacologica è il primo indispensabile passo per iniziare a curare una depressione grave. In altri casi una corretta psicoterapia può curare i sintomi di una depressione lieve-moderata. Per altri ancora la psicoterapia in combinazione con una cura farmacologica aiuta a raggiungere una migliore comprensione dei sintomi, ad accettarli ed a superarli. Purtroppo la psicoterapia da sola molto spesso non è in grado di controllare sufficientemente i sintomi di una depressione grave con rischio suicidiario, ma è , comunque, sempre indicata in associazione alla terapia farmacologica.

Può essere d’aiuto avere una persona di supporto per parlare durante un periodo difficile. I giovani in particolare possono trarre beneficio dalla terapia, ove hanno l’opportunità di esprimere i loro pensieri ed i loro sentimenti. Molti stanno meglio al solo a sapere che non sono da soli nella depressione.

La psicoterapia può aiutare le persone ad imparare strategie per conoscere ed affrontare la depressione, ad identificare situazioni conflittuali e problematiche della propria vita che possono essere connesse con l’insorgenza della depressione.
Sentirsi meglio

Se sospetti che un adolescente che conosci sia depresso, o se credi di esserlo tu stesso, è importante

che questi dubbi escano allo scoperto. Gli adolescenti depressi possono avere difficoltà a comunicare i propri stati d’animo o pensano che gli altri non li possano capire. E’ quindi importante avere una buona dose di pazienza, sensibilità, attenzione e comprensione per potersi avvicinarsi ad un adolescente che ritieni possa soffrire di depressione. Quando qualcuno è depresso, è difficile che possa vedere “la luce alla fine del tunnel” ed è quindi importante trasmettere fiducia e speranza, parlandogli e spiegandogli bene che cosa sta succedendo e cosa si può fare.

Un trattamento efficace offre speranza.

(Fonte: www.psichiatria.it)

 

 

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