Prendersi cura del perineo: in gravidanza e nel post partum

 

 

Prendersi cura del perineo

in gravidanza e nel post partum 

 

 

 AUTRICE: Alessandra Venegoni

Il perineo è una zona molto delicata: durante la fase espulsiva del parto naturale i muscoli del pavimento pelvico sopportano una forte pressione e subiscono un notevole stretching, può accadere che questi tessuti si lacerino in maniera spontanea oppure che l’ostetrica valuti la necessità di eseguire un’episiotomia (incisione del perineo e della parete posteriore della vagina volta ad allargare l’orifizio vaginale).

Durante la gravidanza è possibile praticare quotidianamente per dieci/quindici minuti a partire dalla trentaquattresima settimana di gravidanza il massaggio del perineo; tale massaggio promuove la distensione dei muscoli, favorisce la conoscenza, l’ascolto e la consapevolezza del corpo, aiuta a contenere il dolore della pressione della testa fetale nell’ultima fase del travaglio e previene le lacerazioni spontanee. Si tratta di un massaggio molto semplice ed estremamente importante, pertanto rivolgiti alla tua ostetrica perché te lo possa mostrare, ti servirà in gravidanza, nel post partum e per prenderti cura del tuo pavimento pelvico per tutto il resto della tua vita!

Già nell’immediato post partum è fondamentale prestare attenzione alla zona del pavimento pelvico e all’eventuale ferita perineale, può essere che anche le comuni azioni quotidiane diventino fastidiose, come lo stare semplicemente sedute oppure il bruciore generato dall’urina che viene in contatto con la ferita.

In primis sarà necessario prestare molto attenzione all’igiene intima, tutte le volte che ci reca in bagno è utile lavarsi: è sufficiente anche solo con acqua; è consigliabile invece usare il sapone solo una volta al giorno, al termine dell’igiene intima accertarsi di asciugare bene la zona, molto importante è anche cambiare spesso l’assorbente.

Spesso capita che la donna abbia paura di andare in bagno a scaricarsi per timore di avvertire dolore o che i punti saltino, invece i punti sono resistenti ed è indicato assecondare lo stimolo appena viene avvertito così da non consentire alle feci di rimanere nell’intestino dove si disidratano diventando più dure e difficili da espellere (per mantenere le feci morbide idratarsi, assumere frutta e verdura). Spesso anche durante la minzione la donna può avvertire dolore: è consigliabile urinare davanti al getto del bidet così che l’urina non tocchi la ferita.

Potrebbe essere molto utile anche contattare un’erborista esperta così che possa indirizzare sul corretto utilizzo ad esempio di calendula ed iperico i quali hanno proprietà cicatrizzanti ed antisettiche, proteggendo dalle infezioni.

I punti di sutura sono costituiti da un filo riassorbile in modo tale che dopo una decina/ventina massimo di giorni cadano; nel caso in cui i punti diano particolare fastidio, dolore, prurito o tirino è consigliabile effettuare una visita di controllo dal proprio ginecologo, per valutare se sia necessario rimuoverli. Diversamente, se il fastidio è leggero, è sufficiente aspettare che i punti si stacchino da soli.

 

Alessandra Venegoni

Ostetrica del Consultorio

 

 

 

 

 

 

 

Condividi, se ti va!