Massaggio neonatale, un tocco gentile con molteplici benefici

Massaggio neonatale, un tocco gentile con molteplici benefici

 

 

Autrice: Alessandra Venegoni

“È nato!! Se vuoi, te lo posso appoggiare sulla pancia.” E’ così che iniziano tante storie di infinito amore materno in sala parto, l’ostetrica incoraggia la mamma ad accogliere fra le sue braccia il piccolo appena nato, favorendo nell’immediato il contatto pelle a pelle e l’attaccamento al seno. La pelle è l’organo più esteso del corpo, attraverso i sensi il neonato riconosce la sua mamma, ne percepisce l’odore, il calore, il ritmo del suo cuore, la voce ed il sapore del colostro che ricorda quello del liquido amniotico; vengono così riprodotte le sensazioni rassicuranti della vita intrauterina. Nelle prime due ore di vita viene favorita la creazione ed il consolidamento del legame innato ed istintivo tra i genitori (anche per il padre è consigliato il contatto pelle a pelle) ed il nuovo nato, quest’attaccamento viene identificato con il termine bonding.

Il contatto ricreato attraverso il massaggio è utile a non interrompere il legame generatosi all’interno dell’utero, facilitando nel neonato la presa di coscienza del suo corpo, della superficie corporea (competenza inizialmente ridotta), aiutando la coordinazione dei movimenti, lo sviluppo del tono muscolare, aumentando la flessibilità, le connessioni neuronali e lo sviluppo del linguaggio e la capacità di apprendimento. Migliora la circolazione sanguigna, linfatica, favorisce l’idratazione cutanea, previene o risolve inconvenienti come stitichezza, diarrea, crampi intestinali, coliche gassose, dolori dovuti alla dentizione. Numerosi studi scientifici, e l’esperienza di molteplici genitori, hanno dimostrato miglioramento della qualità del sonno, acquisizione del ritmo sonno – veglia, minor difficoltà ad addormentarsi, il rilassamento indotto dal massaggio aiuta il neonato a scaricare le tensioni attraverso

l’aumento della produzione di ormoni del benessere quali l’endorfina diminuiscono gli ormoni legati allo stress.

Massaggiare il bambino significa prendersi cura di lui, creare un rapporto di fiducia, favorire il legame di attaccamento, instaurare con lui un dialogo non verbale, oltre a quello verbale, facendolo sentire coccolato, amato, accolto e contenuto, rispettandone i bisogni, le esigenze e la disponibilità ad essere massaggiato; L’osservazione permette ai genitori il riconoscimento dei segnali corporei, questo aiuta anche loro i quali si maggiormente competenti. Il contatto tra la mamma e il suo bambino favorisce il rilascio di ormoni materni, prolattina ed ossitocina, i quali facilitano l’allattamento.

Il massaggio del bambino è un’antica tradizione presente in culture di molti paesi, recentemente è stata riscoperta e si sta espandendo anche nel mondo occidentale, si è visto che anche in situazioni particolari, come l’adozione, l’affido, neonato prematuro, il massaggio neonatale può offrire un’esperienza di contatto positiva e rassicurante, che aiuta i neogenitori a creare e rafforzare il legame d’amore.

Chiedi alla tua ostetrica come poter massaggiare il tuo bambino!

 

 

Alessandra Venegoni              i

 

 

 

                                                                                                                               Alessandra Venegoni

                                                                                    Ostetrica del Consultorio

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