UCIPEM Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali
Il sangue cordonale appartiene al legittimo proprietario: il neonato!
Autrice: Alessandra Venegoni
Una delle prime pratiche effettuate alla nascita del neonato è il taglio del funicolo; il cordone ombelicale è ciò che permette, nei mesi della gravidanza, il nutrimento e l’ossigenazione del feto, collegandolo alla placenta.
Vi sono diverse opportunità tra cui i genitori possono scegliere al momento della nascita:
–Clampaggio precoce, entro un minuto dalla nascita del neonato, con recisione immediata del funicolo; questa pratica è eseguita soprattutto nei casi in cui si decida di raccogliere il sangue cordonale per la donazione presso le apposite banche nazionali per le infusioni ai pazienti con disordini ematologici (leucemia), malattie metaboliche ereditarie. Il sangue cordonale contiene cellule staminali che possono sostituire le cellule del midollo osseo malate ed eliminate dai trattamenti radio e chemioterapici. I genitori dei neonati possono anche decidere di conservare per il proprio figlio il sangue cordonale, tenendolo in una apposita banca privata, pratica non prevista in Italia, ma affidandosi a banche estere.
La pratica della donazione a scopo privatistico è però sconsigliata da numerose società scientifiche internazionali, a causa della bassissima probabilità del suo utilizzo.
Infatti le cellule generate dalle staminali del bambino potrebbero non riconoscere come estranee le sue cellule malate, poiché esse provengono dallo stesso organismo, inoltre potrebbero contenere cellule malate residue, in grado di determinare una ricomparsa della malattia.
– Clampaggio tardivo, cioè almeno 2-3 minuti dopo la nascita, questa modalità apporta benefici al neonato che sono stati scientificamente provati, viene considerato il “primo trapianto naturale di cellule staminali”. Subito dopo la nascita il cordone continua a pulsare e viene implementata la quantità di sangue che defluisce al neonato, con conseguente aumento di apporto di ossigeno, di cellule staminali, di ferro (maggior depositi di ferro a tre – sei mesi di vita), maggior concentrazione di emoglobina neonatale, e una miglior stabilizzazione dell’apparato cardio-circolatorio del neonato.
– Milking del cordone ombelicale, con questo termine siintende la spremitura manuale del cordone ombelicale, in modo tale da favorire in tempi rapidi ed in maniera meccanica il passaggio al neonato della quota di sangue rimasta nella placenta dopo la nascita. Questa pratica è consigliata ad esempio in neonati a termine nati da taglio cesareo in cui non viene eseguito il clampaggio ritardato, in questo modo sarà possibile garantire migliori riserve di emoglobina e ferro nelle settimane post- natali.
– Lotus birth pratica in cui si attende che il cordone cessi completamente di pulsare, vi è poi l’espulsione della placenta (secondamento), il cordone e la placenta verranno lasciati attaccati al neonato fino ad una spontanea mummificazione del funicolo e sua caduta.
Negli ospedali questa pratica non è sempre consentita per i rischi infettivi.Il clampaggio del cordone, un primo gesto d’amore, per il proprio figlio o per il prossimo
Alessandra Venegoni
Ostetrica del consultorio