UCIPEM Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali
XXII Meeting
della Cittadinanza Piena e Universale
20-26 ottobre 2024
GIUSTIZIA E PACE SI BACERANNO
LA FAMIGLIA IN UNA SOCIETA’ CHE CAMBIA
22 ottobre 2024
FAMIGLIA E CONSULTORIO OGGI
Giuseppe Gallo-Consigliere Nazionale Ucipem.Delegato Regionale per la Campania.Presidente Consultorio Acerra.
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Ringrazio per l’invito a questa Sessione del Meeting della Cittadinanza Piena ed Universale,dedicata all’area Vita e Famiglia.
Sono doppiamente contento, sia di poter rappresentare l’Ucipem Nazionale ,sia di stare qui a Latiano.
Pompei e la figura di Bartolo Longo rappresentano per chi è nato e vissuto a Napoli un punto fermo nella formazione ,non solo spirituale, ma nella conoscenza della propria Storia .
Grazie veramente di cuore.
Conoscere il proprio territorio ed il contesto nel quale un operatore di un Consultorio presta la sua opera è fondamentale oggi piu’ che mai, in una Società che cambia, come recita il titolo del Convegno.
Non si possono applicare formule preconfezionate, pur avendo punti fermi insostituibili ed irrinunciabili ,che sono le basi ideologiche di un Consultorio di ispirazione Cristiana e dell’Ucipem,che è una delle due organizzazioni che li raggruppa, favorendo la formazione degli operatori ,gli scambi culturali e l’aggiornamento continuo.
La carta dell’Ucipem ha come principi ispiratori :
-CENTRALITA’ DELLA PERSONA
-SPIRITO DI SERVIZIO
-COMPLESSITA’ e TOTALITA’ DELLA PERSONA
-LAVORARE SUL TERRITORIO
La storia ha inizio nel 1948 con Don Liggeri,che fondo’ il Primo Consultorio di Ispirazione cristiana,LA CASA a Milano.
In una Società disastrata dalla Guerra ci fu chi penso’ che la ricostruzione dovesse basarsi sulle Famiglie,sul recupero dei rapporti interpersonali e sulla volontà di partecipazione alla vita sociale.
Sembrava una utopia,visto che mancava praticamente tutto.Anche allora era una Società che cambiava .Aveva il dovere di cambiare .Era una necessità vitale per chi era sopravvissuto alla guerra, alla fame ,agli stenti, alla guerra civile, dopo una ventennale dittatura, che aveva annullato tutte le libertà.
La Società di oggi è cambiata moltissimo, ma come ci poniamo noi di fronte ai cambiamenti?
Li rifiutiamo?
Li tolleriamo?
Li subiamo nostro malgrado?
Ecco il tema, che affrontero’dopo questa premessa storica.
I problemi dell’uomo sono sempre gli stessi, anche se con espressioni diverse.Oggi la nostra Società è multietnica,multirazziale,multiculturale.
Come ci poniamo di fronte ai cambiamenti?
Un cambiamento epocale e’ dato sicuramente dalla Denatalità nella Società Occidentale .
Nemmeno nelle due grandi guerre del secolo scorso i numeri furono cosi’ drammaticamente in calo.
La denatalità è un problema che mi sta molto a cuore e non solo perché la mia professione è di Medico Ginecologo,ma perché non si puo’ prescindere, parlando della Famiglia in una Società che cambia, da un problema essenziale , che riguarda tutti i Paesi occidentali e che purtroppo vede l’Italia primeggiare, ovviamente in senso negativo
I Records vengono superati anno dopo anno .Nel 2023 siamo passati da 393mila nati dell’anno precedente a 379 mila .
Il tasso di natalità è in calo nel 72% dei Comuni.Il calo delle nascite pone una ipoteca sul futuro del Paese.
Riguarda indistintamente cittadini italiani , ed immigrati ,i quali si sono allineati rapidamente a questo trend negativo.
6,4 nati ogni mille abitanti rispetto ai 6,7 dell’anno precedente.
Proprio in questo giorni sono stati pubblicati i nuovi dati Istat .
L’inverno demografico continua in tutto il mondo Occidentale.
Come adottare un cambiamento di rotta?
Dal nostro osservatorio di Operatori Consultoriali constatiamo che non è un problema economico, o perlomeno solo economico.
La situazione è molto piu’ complessa o complicata.
Anche per chi non vive situazioni di disagio economico, i numeri sono impietosi.Addirittura peggiori rispetto a quelli delle classi meno abbienti.
I Governi e le Amministrazioni cercano provvedimenti e fondi per le mancate mamme.
I vari bonus non funzionano!!
Numero figli per donna è sceso a 1,2.
Di una coppia ne rimane uno solo!
La diminuzione va di pari passo con l’età media della donna al primo figlio, passata da 26,5 nel 2000 a 32 anni oggi.
Anche l’età maschile è ovviamente in aumento e la fertilità diminuisce con l’età anche nell’uomo!
Oltre l’età sono importanti gli stili di vita.
I tassi italiani di fertilità sono inferiori alla media OCSE dal 1960!
Quando,pero’, si parla di figli e di natalità si parla di donne e non di uomini.
Ma il problema figli è un problema solo femminile?
Emergenza denatalità.Parte da lontano.
Non è una emergenza, una tegola che ci è caduto in testa all’improvviso.
Ho lavorato in un Ospedale del Centro di Napoli,dove all’inizio della mia carriera ospedaliera nascevano 2000 bambini l’anno.Oggi il punto nascita è chiuso,cosi’ come molti punti nascita della Città.
Parliamo di una grande Città.Il Sud era sempre stato storicamente piu’ prolifico, ma se i giovani vanno via in altre parti d’Italia o all’Estero, è evidente che anche quei pochi nati vedranno la luce altrove!
In crisi pure le adozioni.Ed anche questo ci deve far riflettere !
C’entra in questo anche la Scienza,che promette miracoli a tutte le età?
Credo proprio di si!
Non si fanno figli quando si potrebbe, e si vogliono fare quando è molto piu’ improbabile o difficile.
Il mondo delle fecondazioni assistite è oggi un mercato molto fiorente.
Il 51% delle persone fra i 20 e i 40 anni, secondo una indagine di un noto quotidiano, non è interessato a diventare genitore.
Un ulteriore 28% vorrebbe un figlio, ma prevede che non sarà possibile.
Misure,bonus,agevolazioni non hanno dato finora i risultati sperati.Non c’è inversione di tendenza.
C’è un rinvio continuo per motivi di cosiddetta carriera.Non si puo’ rimanere indietro.E questo vale soprattutto per le donne, già penalizzate per motivi atavici.
Precarieta’,futuro incerto.Tutto si riflette sui rapporti umani.
I cambiamenti di una Società non possono non coinvolgere le famiglie ed i rapporti familiari.
Ecco i problemi che arrivano a noi ,ai Consultori.
Siamo un confessionale laico, siamo un osservatorio ,diciamo privilegiato,dei problemi individuali, delle coppie, delle famiglie, che non sono avulsi dai problemi della Societa’.
La famiglia in una Società che cambia.
Non possiamo ,nella relazione di aiuto a chi si rivolge al Consultorio,prescindere dalla conoscenza delle problematiche generali e soprattutto da quelle del territorio.
I modelli precostituiti non possono esistere.
Ed il nostro lavoro non puo’ vivere di protocolli e schemi rigidi.
Ogni caso va discusso in Equipe,che è il cuore pulsante di un Consultorio.
L’aggiornamento continuo e la formazione degli operatori è “ conditio sine qua non” per un Consultorio all’altezza del compito ed al passo con i tempi.
Arrivano al Consultorio famiglie cosiddette tradizionali,non tradizionali,conviventi ,single.
Sempre piu’ diffuse le famiglie cosiddette mononucleari o unipersonali.Persone che vivono da sole.
Tutti hanno in comune una cosa.
La mancanza di dialogo!
Non si parla nelle famiglie, non si parla fra vicini di casa.A stento ci si conosce.Non si parla fra colleghi di lavoro.
Oggi, con il lavoro agile o smart working ,i colleghi diventano virtuali, come tutto cio’ che ci circonda.
Non voglio demonizzare quello che ci puo’ anche aiutare e sostenere, ma esistono anche i lati negativi, soprattutto se abbiamo l’illusione che possano soppiantare del tutto il nostro modo di vivere.
Nel periodo del Covid vivere in Rete è stato fondamentale.Per la Scuola e non solo .
Anche molti Consultori non si sono quasi mai fermati, nemmeno nei periodi di chiusura totale, di lockdown.
Ma non puo’ essere la regola vivere online.
La tecnologia ci aiuta, ma non puo’ sostituirsi del tutto all’uomo ed alla presenza fisica.
Diventa tutto aleatorio , meno reale, quasi finto.
Oggi l’argomento piu’ gettonato è quello della Intelligenza artificiale.
In una Società che cambia, l’intelligenza artificiale sicuramente svolgerà un ruolo importante.
Il Congresso Nazionale Ucipem,che si terrà a Roma ,esattamente fra un mese,affronterà proprio questi temi.
Non bisogna demonizzare in maniera preconcetta quelle che sono già realtà e non scoperte di là da venire.Non è fantascienza.
Non bisogna,pero’, nemmeno abdicare totalmente o lasciarsi trascinare passivamente.
Il fattore umano è sempre al primo posto.
E’ molto difficile trovare il giusto equilibrio.
Un problema della Società attuale è l’isolamento.
I Social ci hanno allontanati e solo apparentemente avvicinati.
Dalla mia esperienza di operatore consultoriale porto un bisogno di ascolto da parte delle persone.Ascolto empatico,senza giudicare,nè condannare e neppure con la volontà di imporre correzioni.E’ un gravissimo errore il solo pensarlo.
L’ascolto aiuta a recuperare l’autostima.
Isolati si è perdenti.
Lo sono i giovani, vittime di bullismo e cyberbullismo.
Nessuno ha tempo di ascoltare..
I giovani ,quando vengono al Consultorio parlano.Eppure si fa presto a isolarli.Anche in famiglia.
Indifferenti,indolenti!
“Non sono come eravamo noi!”
E meno male!
Gli anziani ?Nessuno ha tempo di ascoltarli.
Al massimo una badante,che non parla nemmeno la stessa lingua!
La donna che vive il dramma dell’aborto non è ascoltata da nessuno,nemmeno dal partner .
Il figlio è’ un fatto che riguarda solo lei, tanto per non cambiare.
In un mondo sottoposto a sempre piu’ rapidi cambiamenti, e nuove specializzazioni delle conoscenze, diventa indispensabile affrontare i problemi da vari punti di vista, per poi cercare di arrivare ad una sintesi .
Il dialogo ,anche per noi operatori Consultoriali,è fondamentale.
Abbiamo un compito molto difficile, ma creare un gruppo di lavoro ,condividere i modi di pensare sui singoli casi ci arricchisce tutti.
Passiamo dalla monodisciplinarietà delle nostre professioni alla pluridisciplinarieta’
ed alla interdisciplinarità.
Viene fuori la figura dell’operatore Consultoriale.
Non è facile, ma come singoli Consultori e come Ucipem cerchiamo di essere all’altezza del compito al servizio della famiglia, in una Società che cambia.Grazie per l’attenzione.