Con gli occhi e col cuore di un Presidente

Con gli occhi e col cuore di un Presidente

 

Autrice: Gabriela Moschioni

Premesso

che ho sempre avuto il dubbio di essere entrata – giovanissima – nel Direttivo dell’UCIPEM perché la lungimirante segretaria generale Alice Calori aveva calcolato che il mio rimborso spese Como Milano in seconda classe costava allora 2.500 lire!

Alla Presidente dell’UCIPEM sono arrivata con gradualità

Nel 2003 – dopo la mia relazione al Congresso di Vicoforte voluta dal Presidente Giancarlo Marcone – Paolo Benciolini mi aveva molto sponsorizzata definendola, contro ogni mia aspettativa e desiderio una relazione programmatica da presidente. A questa peregrina idea si aggiungevano man mano Marconi, Conti, Sigiliò Fanelli ……

La Gabriela però si era data molto lodevolmente da fare con fantasia e creatività a deviare su altri cari amici l’investitura della Presidenza.

La fortuna o meglio la Provvidenza mi hanno soccorso regalando all’UCIPEM il “mio amato predecessore” Beppe Sivelli.

Con Beppe ho condiviso, oltre alla leggerezza nel vivere le responsabilità, il cammino del dialogo con la C.F.C . Dialogo che continua oggi con Francesco Lanatà.

Dialogo che possiamo definire oggi buona relazione, buone pratiche, collaborazione, fraternità.

E’ sempre stato così nell’UCIPEM : mai una corsa ad emergere, impensabile una ricerca di consensi , assurda è cosa dell’altro mondo una campagna elettorale!

Magari qualche furbone in direttivo c’era, come Paolo Benciolini, presidente da sempre nel cuore di tutti, si è sempre, con eleganza ed affettiva modalità si è sempre defilato da ogni carica fino a quando, sfiancato dagli anni si è lasciato eleggere “probo viro”

Il clima che ho respirato fin dal mio ingresso nel Direttivo nel 1985 è sempre stato di intelligente, stimolante ed affettiva accoglienza

 

L’UCIPEM è la mia CASA

Nel direttivo dell’UCIPEM sono diventata adulta.

Per quanto

io possa aver fatto come consulente familiare, nei corsi per consulenti familiari tenuti dall’Istituto la casa su mandato della Regione Lombardia, come direttore di consultorio, come delegato regionale, come vice-presidente e come primo presidente donna (e non ero una quota rosa!!!)

è ben poca cosa rispetto a quanto ho ricevuto.

 

Il Concilio Vaticano II° ha confermato e rafforzato le intuizioni dei pionieri dell’UCIPEM,

persone lungimiranti, animate da un cuore sapiente e passionale.

“Il laico cristiano” – in quanto tale e con la sua professionalità –

al servizio

  • della persona nella sua globalità

  • della famiglia nella sua complessità.

La persona, la sua coscienza, le sue risorse al centro del servizio qualificato, appassionato, gratuito degli operatori dei consultori UCIPEM

Come ci diceva Sergio Cammelli non c’è incongruenza fra laicità ed ispirazione cristiana : ci mettiamo in religioso ascolto dell’uomo nella sua dignità …….. anche di figlio di Dio.

 

A partire da Cammelli che sulle rive del lago (di Como non di Genezaret!!) mi ha scelto per farmi fare il consulente familiare ho avuto la fortuna di crescere anche sul piano umano e personale sotto lo sguardo sereno, ma esigente di personalità del calibro di Don Paolo Liggeri, Alice Calori, Giovanni Dardanello, ho condiviso come vice-presidente la lunga esperienza di Giancarlo Marcone.

 

Io, la mia famiglia e le migliaia di personale che ho incontrato nel mio lavoro di consulente familiare abbiamo non un “debito” (brutta parola) ma un patrimonio di riconoscenza verso l’UCIPEM.

 

Patrimonio che come seme gettato – anche se siamo consapevoli che deve morire – e tutti noi abbiamo esperienza di quanto si soffre quando tanto si ama – darà grandiosi frutti, quasi sempre nascosti nell’intimità più profonda delle persone.

Persone che dopo aver percorso un tratto di strada con noi sul cammino della riconciliazione con sé , hanno sicuramente prodotto benessere, amore, libertà, serenità : pace.

“fa più rumore un ramo che cade che non la foresta che cresce”

 

In un momento culturale dove fa notizia solo il malessere, il disagio, il disastro, il male noi incontrariamo persone che anche a distanza di anni si ricordano e ci ricordano come un punto significativo di riferimento delle loro vite, l’accoglienza, l’aiuto e la positività che hanno ricevuto

 

Nel corso della mia presidenza ho privilegiato la relazione con le persone (Frosinone 2012 :la persona dell’operatore) .

Dobbiamo molta gratitudine oltre che ai nostri operatori anche alle loro famiglie.

Ho scoperto tesori nascosti di simpatia, condivisione, supporto, aiuto concreto.

Ho scoperto persone di valore, famiglie cariche di fecondità sociale ed affettiva.

Famiglie evolute ed adulte che sono la rampa di lancio del lavoro dei nostri operatori.

 

J.F. Kennedy incitava gli americani a chiedersi non cosa lo stato può fare per me, ma quello che io posso fare per il mio paese.

 

A me

Sta sempre davanti tutto quello che l’UCIPEM ha dato a me ………

A partire da :

era il 1965, ero una ragazzetta da poco sposata che aveva perso un bambino.

Contro le fumose e tristi diagnosi comasche qualcuno mi aveva suggerito “Prova a Milano, all’Istituto la casa, di Via Lattuada c’è un centro di sterilità”

Ci sono andata da sola e spaventata.

Non avevo idea di cosa fosse un consultorio (quello di Como è del 1972)

Diagnosi-prognosi-terapia :

Siete sposati da 8 mesi, avete già concepito un figlio, si goda suo marito”

Ricordo ancora la persona che mi ha accolto e il nome del ginecologo, il dott.De Agostini, che in quel contesto mi aveva insegnato i metodi naturali .

Come diceva un mio vecchio vescovo: ortodosso e ortopratico.

Che sia partito dal 1965 l’entusiasmo di mio marito per l’UCIPEM ?

E’ stato fra i soci fondatori del Consultorio di Como !!!

 

Per rispondere a Kennedy cos’ho dato io all’ U.C.I.P.E.M. ? Credo di aver regalato a piene mani con entusiasmo e semplicità tutto quello che Dio ha donato me

 

Gabriela Moschioni

Past Presidente U.C.I.P.E.M.

 

 

 

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