Museo Insieme – Esperienze di cultura e benessere tra le opere d’arte.

          Nel corso del tempo il concetto di salute si è evoluto da “assenza di malattia o infermità” a “una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale(OMS). Occuparsi di Salute oggi vuol dire promuovere comportamenti che sostengono il nostro benessere e non solo terapie che curano la malattia. Questa prospettiva ha portato ad esplorare con canoni scientifici le esperienze di benessere sperimentate quotidianamente dalle persone.

          L’immersione nell’ambiente naturale, vivere relazioni positive, il movimento, sono solo alcune delle situazioni correlate al “sentirsi bene”.  Diverse ricerche scientifiche quali-quantitative, svolte negli ultimi anni, in diverse parti del mondo,  individuano tra le risorse per la salute anche l’Arte e la Cultura. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, riconosce come la partecipazione alle attività culturali e

a pratiche di creatività influiscono sul miglioramento della salute e sul benessere fisico, psicologico e sociale delle persone.

          Nasce così una nuova definizione di Museo come luogo con un ruolo chiave nel mantenere il benessere personale e di comunità e si sviluppa un welfare culturale come pratica multidisciplinare.

         Gli studi mostrano che per ottimizzare gli effetti positivi dell’arte e della cultura è importante coinvolgere le persone e la comunità in modo nuovo, costruendo esperienze di visita in grado di attivare le risorse personali.

          Il progetto di welfare culturale e accessibilità museale “Museo Insieme”, promosso dal Centro di Consulenza Familiare, in collaborazione con Il Centro per Famiglie di Mantova e l’Associazione Arteverso, nasce come risposta alle esigenze di Benessere di Persone e Famiglia e si propone di offrire esperienze di visita partecipata al nostro patrimonio. Si pone l’obiettivo di coinvolgere i pubblici in esperienze di visite attive e gratificanti affinché l’arte possa sollecitare l’immaginazione, attivare i sensi, stimolare l’impegno cognitivo e potenziare le risorse di benessere soggettivo e relazionale. 

          Il primo incontro ha coinvolto un gruppo di adulti nella splendida cornice di Palazzo Te di Mantova accompagnati da Cinzia Leoni, psicologa, e Melania Longo, museologa, nell’esplorazione di una selezione di opere esposte nella mostra “Dal Caos al Cosmo”, sperimentando il museo come una casa accogliente, dove ognuno è protagonista di un’esperienza culturale gratificante.     

          Museo insieme è aperto a chi è curioso e desideroso di vedere con nuovi occhi le opere d’arte e con esse dialogare mettendole in connessione con la sua storia personale. Vi aspettiamo per i prossimi appuntamenti il 27 Settembre e il 18 Ottobre 2025.

Cinzia Leoni

Psicoterapeuta

La Guerra

Nella notte dei conflitti che stiamo attraversando, ognuno di noi può essere una candela accesa che ricorda che la luce prevale sulle tenebre”.

                       Padre Francesco Bergoglio

Allora, perché il mondo sta andando alla deriva?

Non abbiamo più tempo per condividere il “positivo della vita”, la buona quotidianità condita dalla compassione per l’altrui persona, la tolleranza verso la diversità o ancora l’unicità di ogni essere umano.

Non c’è più tempo per studiare, meditare, respirare a fondo e mantenere la nostra pace interiore.

Si pensa solo ad avere cose che mai ci porteranno a benessere se non materiale. Acquistare, consumare e accaparrare cose che portano stress interiore, rumore e velocità, trascurando l’essenza della giornata, la pace e l’armonia del cuore.

La prepotenza è sovrana.

Tutto questo accade nel piccolo universo della nostra quotidianità

Ma se allarghiamo l’orizzonte verso il mondo intero, 39 paesi hanno votato contro o si sono astenuti nei confronti della pace a favore della guerra, la devastazione, la morte di intere etnie.

Per la conquista… ma di cosa?

Si negano i principi fondamentali dell’uomo a favore della sovranità con l’uso della forza.

A che pro?

Ci sono popoli interi nel mondo che muoiono di fame, e come risposta si spendono miliardi di dollari per acquistare o inviare armi.

Incentivare guerre, cancellare intere etnie massacrando bambini, donne e civili senza alcuna responsabilità.

Disuguaglianza economica, competizioni per le risorse e interessi politici. Queste sono le cause più frequenti delle guerre nel mondo.

Ma la domanda è questa: < C’è ancora tempo per far sì che il mondo non vada alla deriva?>

La guerra è un conflitto armato tra due o più nazioni organizzate, con l’obiettivo di controllare le risorse e affermare il proprio potere commerciale ed economico. Porta con se distruzione, morte e sofferenza lasciando cicatrici profonde nella società che possono durare per generazioni.

Alla luce di questo, le guerre trascorse, pur essendo eventi distruttivi, hanno insegnato importanti lezioni sulla diplomazia, la cooperazione e la prevenzione dei conflitti? Ci insegnano che la negoziazione e il dialogo sono strumenti efficaci per risolvere le dispute al posto della violenza?

Sì, paradossalmente i conflitti hanno dimostrato e dimostrano un costo umano ed economico devastante. Per questo sono nati movimenti pacifisti e organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite. Inoltre hanno innescato cambiamenti sociali significativi ma soprattutto la consapevolezza dei pericoli legati all’uso di nuove armi, come la bomba atomica.

Il più famoso scienziato della storia A. Einstein disse: “L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.

Le guerre insegnano che la violenza non è mai la soluzione e che la pace e la cooperazione sono gli unici strumenti per risolvere le controversie. La prima guerra mondiale ha visto l’introduzione di nuove tecnologie belliche come carri armati e armi chimiche. La seconda guerra mondiale ha superato ogni precedente conflitto per un numero di morti su scala globale.

Nonostante ciò, ai tempi nostri, la minaccia della distruzione nucleare ha portato ad un rischio ancora maggiore.

Per questo è urgente la necessità di portare le superpotenze al disarmo. Per evitare un conflitto di proporzioni apocalittiche. Per evitare la fine del mondo.

La Pace si costruisce?

Telegiornali e quotidiani sono pieni di notizie che raccontano la violenza. Omicidi, violenza di genere, violenza sui bambini e sugli anziani. E’ questo dunque l’animo umano? Lo scenario non è confortante. Tuttavia credo che l’uomo sia fatto di impulsi cattivi ma anche buoni. Occorre scegliere quale delle due parti far prevalere. La violenza è naturalmente connaturata con l’indole umana. Legata a fattori istintivi come l’ira, la rabbia, l’aggressività. Ed è quasi sempre espressa nei confronti dei più deboli che sono bersagli perfetti per le persone di dubbia bontà d’animo. Già tra i banchi di scuola si notano discriminazioni e agiti di violenza nei confronti dei compagni più vulnerabili. Il bullismo dilaga nell’insana cattiveria di coloro che dovrebbero essere compagni di percorso verso una società benevola ed equilibrata.

Gandhi diceva: “La persona che non è in pace con sé stessa, sarà in guerra con il mondo intero.”

Quale soluzione dunque?

In maniera molto scontata, la proposta è semplice quanto banale. Educare al rispetto, alla condivisione e alla tolleranza piuttosto che hai giudizi e hai pregiudizi. La famiglia, la prima fonte di sostegno. La famiglia che insegna a vivere secondo regole e principi sviluppando e rinforzando la persona nel senso più nobile del termine. E’ nella famiglia che si impara a rispettare, ascoltare, immedesimarsi, amare il prossimo e se stesso. Se già nella famiglia prevale la prepotenza, l’umiliazione, la menzogna, la trascuratezza e la mancanza di comunicazione, non ci si può aspettare un adulto con caratteristiche diverse da come è stato cresciuto. La famiglia ci trasmette i valori fondamentali e ci accompagna nel percorso di crescita. Ci consiglia, ci aiuta a prendere decisioni supportandoci nelle scelte future perché ha fiducia e crede nelle risorse dei propri figli. La famiglia è il luogo in cui nasciamo, dove ci sentiamo al sicuro e liberi di esprimere le proprie attitudini e desideri per la nostra vita futura. E’ il luogo dove nasce il senso di responsabilità moderando il nostro comportamento per vivere in armonia con gli altri. Solo nella famiglia può nascere l’autostima e la capacità di convivere, prima con se stessi e poi con il prossimo.

La seconda ma non per questo trascurabile risorsa che rinforza il ruolo del nucleo familiare è la scuola. Troppe notizie discordanti arrivano alle orecchie dei ragazzi, notizie che chiamano l’intervento di intermediari, persone capaci di spiegare in termini semplici il significato e le conseguenze delle guerre nel mondo. I ragazzi fin da piccoli sono esposti a molte, troppe immagini violente ed esplicite. Hanno dubbi e paure che vanno espresse ed elaborate insieme agli adulti, per aiutarli ad avere opinioni sulle loro scelte future. Occorre ragionare sulla lotta ai pregiudizi, sulle discriminazioni, sulla violenza fine a se stessa. Ai Telegiornali non passa giorno che non si vedano bambini denutriti, dilaniati o orfani a causa della guerra. Queste realtà meritano una elaborazione cauta e tranquilla sia in ambito familiare che scolastico. Per far sì che fin da piccoli nasca in loro il seme della pace e della crescita dei popoli in funzione ad un vantaggio comune.

PACE =

RISPETTO PER

LA VITA, LA DIGNITA’ UMANA, LA GIUSTIZIA, L’UGUAGLIANZA, LA SOLIDARIETA’, LA NON VIOLENZA, LA COOPERAZIONE.

Questi valori si traducono in un impegno per la risoluzione pacifica dei conflitti, la promozione dei diritti umani, la lotta contro la povertà e le disuguaglianze…

Cristina Danielis

Ostetrica del Consultorio

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